S.A.
25 luglio 2014
Sieropositivi anoressici e 80enni a Buoncammino
La nuova denuncia della presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme” sui casi limite presenti nel carcere di Cagliari

CAGLIARI - «Salvatore Mulas, 43 anni, cagliaritano, sieropositivo, affetto da epatite C, anoressico, con una cifoscoliosi alla colonna vertebrale e una frattura all’astragalo destro che gli impedisce di camminare si trova in cella. Una condizione per la quale l’uomo, peraltro soggetto a tromboflebiti, è già stato dichiarato incompatibile. Ciò nonostante, inspiegabilmente, dallo scorso mese di aprile è ristretto a Buoncammino essendo stato precedentemente ai domiciliari e affidato al Day Hospital di Is Mirrionis». E' Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, a denunciare il caso, non isolato.
«Nella Casa Circondariale di Cagliari però – evidenzia ancora Caligaris – ci sono altre persone che potrebbero scontare la pena in strutture alternative. Sono presenti infatti B.T., asseminese, di 83 anni, e S.M. quartese, di 82. Due età record per una struttura penitenziaria. Nel Centro Diagnostico Terapeutico sono inoltre ricoverati C.P. di 73 anni e D.P. di 75. Quest’ultimo, affetto da cardiopatia ischemica, era stato già ricoverato per infarto acuto del miocardio al San Giovanni di Dio dove aveva subito anche angioplastica e stent. All’anziano detenuto, che si muove con una carrozzina, è stata inoltre diagnosticata una sospetta neoformazione a una corda vocale».
«Davanti a quadri sanitari così problematici, in considerazione dell’età avanzata di questi ristretti e tenendo conto che ciascuno di loro non è autosufficiente occorre individuare residenze sanitarie assistite. E’ evidente che queste persone non possono continuare a stare in un Cdt, peraltro ormai in fase di smobilitazione giacché tra qualche mese dovrà aprire Uta» conclude la Caligaris che è convinta di come «una persona non più in grado di muoversi autonomamente possa costituire un grave pericolo sociale».
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