A.B.
1 agosto 2014
Meloni: «l’attività culturale a Villanova non si ferma»
Il sindaco di Villanova Monteleone chiarisce alcuni aspetti della situazione che si è venuta a creare con le dimissioni del Direttivo dell’associazione culturale Interrios e guarda al futuro

VILLANOVA MONTELEONE - «Nel prendere atto, e con dispiacere, che le iniziative programmate dall’associazione “Interrios” sono state annullate, sottolineo che l’attività culturale a Villanova non si ferma e non si è mai fermata da quando amministriamo questo paese. Dentro e fuori “Su Palatu”. Il calendario degli eventi, grazie anche alla collaborazione di numerose associazioni culturali, Pro Loco e Comitati, è fitto di appuntamenti e di importanti manifestazioni, con proiezioni cinematografiche all’aperto, presentazioni di libri, convegni, borse di studio, festival del documentario, mostre fotografiche, di pittura, di scultura, esposizioni artigianali, rassegne corali in lingua sarda, e altro ancora, in un contesto che fa della vivacità culturale e associativa il suo punto di forza e di orgoglio. Villanova è un paese che merita di più che esser ricordato per le sterili polemiche estive, strumentalmente costruite ad arte da chi, per recuperar il consenso perduto, è disposto a proiettare all’esterno un immagine distorta, che non ci appartiene e sicuramente non cerchiamo».
Questo l’incipit delle dichiarazioni del sindaco di Villanova Monteleone Quirico Meloni, che interviene sulle dimissioni del Direttivo dell’associazione culturale Interrios, «così che il lettore possa farsi un’idea compiuta della vicenda». Il primo cittadino ha spiegato come, il 26 giugno il presidente dell’associazione Leonardo Riu abbia protocollato una lettera in Comune, «con la quale si chiedeva al sindaco di autorizzare l’uso degli spazi pubblici della Piazza del Mercato Vecchio, e l’adozione della relativa ordinanza, nelle giornate del 24 luglio, del 3 e del 5 agosto, in occasione della rassegna fotografica “Menotrentuno”, del premio “Remundu Piras” e della proiezione di un video su Don Iddau». Richiesta accolta dal sindaco, che una decina di giorni prima dell’avvio delle manifestazioni, autorizzava l’utilizzo della piazza ed adottava l’ordinanza sindacale per la chiusura del traffico. Ma, due giorni prima della presentazione della mostra Menotrentuno, «alla quale né il sindaco né gli altri amministratori erano invitati – sottolinea Meloni - senza alcuna comunicazione né formale né verbale, alcuni componenti dell’associazione Interrios, armati di trapano e tasselli e sotto la regia del fotografo, appendevano alle facciate che prospettano la Piazza del Mercato Vecchio, e anche su una facciata comunale, numerose fotografie, inserite in cornici grandi e piccole, così da “arredare l’intera piazza”. Ovviamente senza alcuna richiesta di autorizzazione, né formale né verbale. Magari pensando di poter disporre a proprio piacimento degli spazi pubblici, come fossero “cosa propria”. Non solo, ma nelle locandine e nelle brochure che promuovevano la mostra, che riportavano tutti i loghi istituzionali dei Comuni ospitanti la Menotrentuno, ma non quello di Villanova, nonché con articoli sulla stampa, si comunicava al “mondo”, fuorché al nostro Comune, che la mostra rimaneva esposta e “appesa” sino al 30 settembre. Quindi, per oltre due mesi, infischiandosene di altre manifestazioni ed eventi culturali già programmati e in calendario, che utilizzano la stessa piazza».
A questo punto, il primo cittadino villanovese decideva di convocare il presidente Riu, chiedendo spiegazioni in merito. «Sottolineai che a me pareva poco corretto, e a dir poco arrogante, un siffatto atteggiamento e concordammo che l’esposizione fotografica poteva rimanere installata nella piazza sino alla data del 5 agosto, in quanto successivamente l’area pubblica sarebbe stata utilizzata per altre iniziative. Il presidente ammise che la “regia” di questo modus operandi non era certo la sua e che era stanco del comportamento di taluni componenti del Direttivo dell’associazione Interrios, che hanno sempre cercato lo scontro e mai il dialogo. Tant’è, che con una nota del 23 luglio, indirizzata ai soci e al segretario dell’Interrios, nonché al sindaco, comunicava le proprie dimissioni “per le continue strumentalizzazioni politiche a cui è sottoposta l’associazione”. Solo successivamente anche gli altri componenti rassegnavano le proprie. Questo per sottolineare che le dimissioni del Direttivo dell’Interrios sono la conseguenza di problematiche sorte all’interno della stessa associazione, nella quale qualcuno, monopolizzando spazi e tempi, e svolgendovi attività per fini diversi da quelli meramente culturali, ha determinato il collasso prima e l’implosione poi della compagine sociale. Spero che in futuro l’associazione Interrios possa riproporsi con una nuova veste, rinnovata nelle persone e negli intenti e, invitando qualcuno a una lunga pausa di riflessione, proporsi con entusiasmo e spirito costruttivo nell’interesse della comunità villanovese e non di quello del timoniere di turno», conclude il sindaco di Villanova Monteleone Quirico Meloni.
Nella foto: il sindaco di Villanova Monteleone Quirico Meloni
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