|
S.A.
7 agosto 2014
18mila euro per l´ufficio vuoto Anagrafe in Piazza dei Mercati
L'amministrazione comunale algherese ha iniziato a muovere i primi passi e per settembre è attesa una delibera ad hoc sulla ricognizione degli spazi comunali e in affitto. Intanto, continuano ad essere pagati affitti eccellenti o qualcuno inutile, come in un locale vuoto da tempo

ALGHERO – Una stima del patrimonio immobiliare non ha una scadenza categorica come l’approvazione del bilancio, ma è uno dei punti del programma del neo sindaco Mario Bruno, su cui ci si aspetta un’accellerata nelle prossime settimane. Infatti, dagli uffici comunali sul demanio fanno sapere che è attesa per settembre una delibera sulla ricognizione degli spazi. Il motivo è semplice: in un’amministrazione comunale a rischio default come ha rimarcato più volte (in campagna elettorale e non) il primo cittadino, una classificazione delle proprietà comunali e una spending review in questo senso diventa priorità. Nei giorni scorsi, il dirigente di settore ha approvato la determina (nessuna delibera di giunta come erroneamente riportato in precedenza) che ha impegnato 18.594.48 euro per l’affitto di un magazzino in via Veneto (angolo via Marconi): 1549,54 euro al mese fino al giugno 2015. Niente male per un ufficio chiuso, ma che si continua a tenere pare per la presenza di materiale cartaceo al suo interno (ci potrebbe essere l'alternativa di un altro servizio da destinare, ma è una decisione ancora in fase di studio).
Ora è chiaro che la cifra non determina il fallimento di un Comune, ma si tratta di porre fine ad un metodo, quello di affittare dai privati locali molto onerosi quando non è mistero che esistano immobili vuoti appartenenti al demanio comunale. Ma averne una mappa dettagliata è un’operazione tutt’altro che semplice. Noi ci limiteremo ad elencare un paio di casi “illuminanti”. Per il giudice di Pace (in via IV Novembre) si pagano 80mila euro circa all’anno. La stessa cifra (euro in più o in meno) che si corrispondeva per il Comando di Polizia Municipale di via Vittorio Emanuele, dal 1° luglio in via Mazzini a canone zero (ma la delibera risale alla Giunta Lubrano). Peccato che un piano più sopra dello stesso stabile, resistano ancora gli uffici Suap per cui si ipotizza un canone di quell’entità considerato che la metratura è pressoché identica. Ma anche su questi c'è l'ipotesi trasferimento a Sant'Anna, quando traslocheranno gli uffici del personale all'ex Tribunale.
Spostandosi fino al Lido, si continua a pagare circa 40mila euro all’anno per il Centro Servizi per il Lavoro (un'alternativa si cerca anche per questo), la Secal paga per gli spazi di via Marconi e nemmeno si può pensare al disastro Tholos (una causa milionaria con la Banca di Sassari) per gli uffici dei Servizi Finanziari, anche quest'ultimi in partenza verso la sede distaccata del Palazzo di Giustizia in via Columbano. Ma iniziare dalla politica dei piccoli passi è pur sempre un inizio. Nei giorni scorsi c'è stato un sopralluogo della giunta nei locali di Piazza dei Mercati, inutilizzati e che dovrebbero ospitare l'Anagrafe, ora in via Catalunya. Intanto, la palazzina dell'ex Convitto resta occupata da varie famiglie che continuano a crescere (nelle scorse settimane una delle mamme ha avuto un altro figlio). Una buona notizia c'è: negli ultimi giorni il sindaco e l’assessore Erriu hanno annunciato lo sblocco del dossier su Fertilia con il passaggio dei beni dalla Regione al Comune. Ma non vorremmo aggiungerli alla lista di quelli abbandonati.
Nella foto: il locale di via Veneto, ang. via Marconi
Ultima modifica ore 15.55
|