Red
22 febbraio 2006
Seconda commissione Autorità d'ambito: Giudici lascia

SASSARI - “Un ruolo incompatibile con i miei impegni istituzionali”. Il presidente della Provincia di Sassari, Alessandra Giudici, spiega così la scelta di rinunciare alla presidenza della seconda commissione dell’Autorità d’ambito, che negli ultimi mesi ha lavorato per definire il nuovo piano tariffario per i servizi idrici che verranno gestiti da Abbanoa. “Nella mia decisione non c’è nessuna intenzione polemica – spiega Alessandra Giudici – e tanto meno le dimissioni che ho preannunciato nel corso dell’ultima riunione della commissione devono essere interpretate come segnale di disimpegno rispetto al processo di costituzione dell’ente unico di gestione dei servizi idrici per la Sardegna”. La Provincia di Sassari continuerà ad esercitare un ruolo attivo all’interno di Abbanoa, “a maggior ragione in questa fase transitoria – dice il presidente – durante la quale c’è bisogno dell’impegno di tutti”. Alessandra Giudici lascerà solo la presidenza della commissione, che le attribuiva una serie di competenze e di prerogative “che soprattutto per ragioni di tempo sono diventate assolutamente inconciliabili con gli sforzi compiuti per dedicarmi all’attività della Provincia di Sassari”, chiarisce. Un’attività che vede “la giunta e il consiglio impegnati a tutto campo per rispettare gli impegni presi in campagna elettorale e ribaditi nella definizione del nostro programma amministrativo”, dice il capo dell’esecutivo di piazza d’Italia. A nove mesi esatti dal suo insediamento manifesta un grande ottimismo rispetto alla possibilità che “in tempi brevi inizieremo a raccogliere i frutti di quanto seminato sinora”. I primi risultati, è la sua convinzione, si sono già visti. “La macchina amministrativa si è rimessa in moto – commenta – dopo una fase di assestamento dovuta anche alla scelta di ridisegnare la macrostruttura e di riorganizzare i settori in funzione delle nuove competenze assunte e degli obiettivi che intendiamo perseguire”. Una fase di apprendistato che sta coinvolgendo anche la politica.“Non mancano le divergenze, e in alcune circostanze i contrasti sono stati sin troppo accesi”, spiega ancora il presidente Giudici. Ma secondo lei, “se si lavora è normale essere soggetti anche a critiche o, peggio ancora, ad attacchi strumentali e poco costruttivi – insiste – ma penso che sia importante aver ridato in così poco tempo un ruolo centrale a un ente che in passato ha sofferto di immobilismo e che ora si propone come interlocutore privilegiato per chiunque voglia ragionare di sviluppo del territorio in termini complessivi”. Merito che il presidente della Provincia vuole condividere con “chiunque, nel rispetto del proprio ruolo e delle proprie responsabilità, sta lavorando per dare maggiore impulso all’attività di questa amministrazione”. Affermazioni precise, che chiariscono in maniera inequivocabile la posizione del presidente Giudici rispetto all’ipotesi di una sua candidatura al Senato. “Per quanto mi possa lusingare il fatto che se ne parli – afferma a chiare lettere – si tratta di un’ipotesi che non prendo minimamente in considerazione”. Questione di precedenze, spiega. “Abbiamo preso un impegno nei confronti degli elettori e il nostro lavoro è solo all’inizio – ribadisce Alessandra Giudici – io personalmente mi sono assunta delle responsabilità e non intendo certo tirarmi indietro”. Quanto alle circostanze che hanno dato adito alle voci sulla sua candidatura, ha un’idea precisa. “Sono espressione di un partito, non di una parte di un partito, e mi impegno costantemente per cercare di tutelare e rispettare la volontà dell’intera coalizione che sostiene la giunta provinciale – conclude Alessandra Giudici – tutto il resto sono strumentalizzazioni che rispedisco al mittente”. Candidatura compresa.
Nella foto Alessandra Giudici
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