A.B.
29 agosto 2014
Applausi per il Festival Musica sulle Bocche 2014
La prima giornata della manifestazione è stato apprezzato dal pubblico, tra laboratorio jazz, concerti ed incontro culturali nella splendida cornice di Santa Teresa di Gallura

SANTA TERESA DI GALLURA - Il jazz come sorpresa continua, curiosità, capacità di rinnovarsi costantemente. Questo potrebbe essere il leitmotiv della prima giornata “a#musicasullebocche” tra il laboratorio del jazz raccontato ai bambini, guidato da UTGandhi ed Enrico Zanisi, e la conversazione con il grande Enrico Rava, che ha ripercorso gli anni della sua carriera sempre ai vertici del jazz mondiale, dalla metà degli Anni Sessanta fino ad oggi, attraverso una geografia sentimentale tra le sue città: Torino, Buenos Aires e New York. La curiosità, ribadita dal direttore del festival Enzo Favata, per venire a scoprire nuovi talenti, come il quartetto Hard up, guidato da Andrea Morelli al sax.
E come sempre, non c'è solo jazz a “Musica sulle Bocche”, ma anche altre prospettive di conoscenza ed approfondimento si vogliono offrire agli spettatori. Quest'anno, lo scrittore ospite è Mario Tozzi, lo scienziato della terra, che parla di una Sardegna quando ancora non c'era, descrive la sua formazione geologica dall'interno del grande continente europeo, terra tra le più antiche, ci fa scoprire le graptoliti di Goni, eccezionali testimoni della storia geologica della nostra Isola e della sua unicità. Un racconto affascinante che cattura gli spettatori e li trasporta fino verso tempi più recenti, ma avvolti dal mistero. Una storia forse tutta da riscrivere, dice Tozzi, spostando il baricentro verso Occidente, e cioè proprio verso la Sardegna e la straordinaria civiltà nuragica. La prima giornata si conclude con un eccezionale incontro tra musica e video-arte. I Qoelet Pro, visionari manipolatori di immagini digitali accompagnano tutti i concerti sulla Piazza Santa Lucia, ma l'interazione che si è proposta agli spettatori della prima serata del Festival, tra le immagini proiettate con la tecnica vj, che improvvisa come il jazz, e la musica cinematica dei Guano Padano, tra country western e psichedelia, è stata di grandissimo fascino. Spettatori incollati alle sedie e applausi scroscianti a fine concerto hanno concluso questa prima, intensa giornata.
Venerdì, la seconda giornata del Festival si è aperta con le allegre, esilaranti incursioni marine della Bandakadabra, sulla spiaggia Rena Bianca per i consueti esercizi di acquagym al ritmo swing per la gioia dei bagnanti. Nel pomeriggio, completamente trasformati, gli stessi musicisti saranno per le strade del paese con la "street parade", a partire dalle ore 18.30. Alle 19.30, nella chiesa di Buoncammino, si potrà ascoltare "In Cantigas", gruppo vocale maschile dalla vocalità ricca e generosa che conserva il calore delle voci latine e mediterranee. Composto da cantanti lirici, uniti dall’amore e passione per la musica, hanno tutti un’esperienza musicale pluriennale non soltanto di tipo corale ma anche solistica e fanno parte del Coro del Teatro Lirico di Cagliari. Alle ore 20.30, i concerti in Piazza Santa Lucia saranno aperti dal duo composto da Claudio Cojaniz al piano e Franco Feruglio al contrabbasso nel progetto Blue Africa: il duo si esprime dentro atmosfere d’Africa, viaggiando in modo originale tra nenie materne ed infantili, evocazioni di blues astrali e danze rituali. Non rifà il verso a questa grande e variegata cultura, non c’è nessuna invasione: con rispetto, invece, ne trae fonte d’ispirazione e la reinterpreta. Alle 22, il secondo intervento di Tozzi, seguito, alle ore 22.30, il concerto che vede protagonista il trombettista Rava, special guest nel collaudato quartetto composto da Favata (sax), Marcello Peghin (chitarre), Danilo Gallo (basso) ed UTGandhi (batteria). Uno spettacolo dal titolo "The Dark Side of Jazz", che lascia immaginare la direzione verso la quale i musicisti tenderanno, tra atmosfere free ed elettriche che ricordano gli Anni Settanta.
Nella foto (di Gabriele Doppiu): Guano Padano
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