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A.B. 8 ottobre 2014
Pigliaru: «Fondi strutturali per cambiamenti strutturali»
Questa mattina, il presidente della Regione Autonoma della Sardegna ha partecipato all’incontro Le autorità di Audit incontrano la Commissione europea e l´Igrue, ospitato dal Teatro Massimo di Cagliari
Pigliaru: «Fondi strutturali per cambiamenti strutturali»

CAGLIARI - Fondi strutturali per cambiamenti strutturali. Questo il concetto al centro dell'intervento del presidente della Regione Autonoma della Sardegna Francesco Pigliaru, mercoledì mattina al “Teatro Massimo” di Cagliari, nel corso dell'incontro “Le autorità di Audit incontrano la Commissione europea e l'Igrue”. Il presidente, di ritorno da Bruxelles, ha riferito di aver ottenuto, insieme all'assessore regionale della Programmazione Raffaele Paci, massima flessibilità dalla Commissione per destinare fondi non spesi della precedente programmazione per coprire le maggiori criticità della Sardegna. «Stiamo lavorando con Bruxelles perché quei soldi non vengano persi e possano essere utilizzati per il bene di tutti i sardi entro il 2015», ha dichiarato Francesco Pigliaru, che poi ha fatto riferimento all'esigenza di ridurre i divari esistenti attraverso lo strumento della nuova programmazione comunitaria 2014-2020.

Punto di partenza, per consentire le scelte politiche più opportune, una buona qualità istituzionale e l'utilizzo di adeguati strumenti di valutazione sugli effetti delle politiche e dei processi. Spendere non basta, bisogna migliorare la situazione economica, creare occupazione e benessere. La Regione sta pertanto facendo fronte ai problemi fin qui ereditati riformando in primo luogo la macchina amministrativa: «Abbiamo ereditato una struttura verticale che frammenta le responsabilità ed è un ostacolo nella gestione dei processi», ha sottolineato il presidente Pigliaru, spiegando come la riforma attuata da questa Giunta vada nella direzione di una struttura di tipo orizzontale.

«A differenza della precedente, la programmazione 2014-2020 è sotto la nostra responsabilità - ha concluso - Dobbiamo fare le cose giuste, non disperdere in mille rivoli, ma concentrare per integrare. Si può davvero crescere solo se si investe parallelamente sulle infrastrutture e sulle persone». Sugli stessi temi, in apertura dell'incontro, è intervenuto anche l'assessore Paci, specificando che: «senza il controllo della qualità dei processi diventa problematica l'efficienza e, in prospettiva, l'efficacia dei fondi. Per questo portiamo avanti una visione unitaria tra i diversi fondi europei e nazionali, irrobustiamo la responsabilità dei dirigenti e inseriamo, nel piano di rafforzamento amministrativo, elementi di coordinamento».

Nella foto: il presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru
19/11/2025
Abbiamo più volte spiegato con chiarezza che per difendere la Sardegna dagli effetti negativi dell’autonomia differenziata bisogna attivare e modernizzare le norme di attuazione dello Statuto speciale, l’unico strumento in grado di rendere realmente operativo il principio di insularità inserito in Costituzione e di colmare il gap che la nostra Regione paga da decenni



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