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A.B. 13 novembre 2014
Demuro: «una svolta per la Pubblica Amministrazione»
L´assessore regionale degli Affari generali e Personale commenta così sul decreto legge chiamato Disposizioni urgenti, che servirà per la riorganizzazione della Regione
Demuro: «una svolta per la Pubblica Amministrazione»

CAGLIARI - Arriva in aula il decreto legge 72, “Disposizioni urgenti in materia di organizzazione della Regione”, dell'assessore regionale degli Affari generali e Personale Gianmario Demuro. «Questa legge - ha spiegato l'esponente della Giunta Pigliaru nell'aula del Consiglio Regionale di Via Roma - vuole intervenire su alcuni elementi di fondamentale importanza e che non possono essere più ignorati e rimandati. Il dl si chiama appunto "Disposizioni urgenti", che significa intervenire su alcuni profili, e questo deve servire a far funzionare la macchina regionale contemporaneamente agli interventi di riforma».

L'assessore Demuro ha ricordato i grandi temi di questa riforma, a partire dalla mobilità. «Volevo rassicurare tutti i dipendenti: la mobilità sarà una grande occasione per spostarsi in maniera flessibile e lavorare nei luoghi dove meglio possono essere espresse le potenzialità e le professionalità di ciascuno, e di conseguenza far funzionare il sistema. La complessità della mobilità cosi com'è oggi va cambiata in funzione delle esigenze dei tempi, dei lavoratori e dell'offerta dei servizi ai cittadini, garantendo la funzione pubblica». Altro strumento indispensabile di cui la Regione Autonoma della Sardegna non si è dotata è la banca dati delle competenze. «Serve sapere - ha detto Demuro - dove sono e cosa fanno i dipendenti». Ancora, fondamentale strumento è la valutazione delle performance.

«Negli enti locali viene fatta da anni, mentre in Regione questa pratica, come se si vivesse in una bolla, non si è adottata. È necessario valutare il coefficiente di difficoltà, valutare l'uso delle risorse pubbliche: tutti elementi per restituire al cittadino in efficienza il valore delle tasse che paga. A questo serve la verifica delle azioni dirigenziali». Infine l'appello al Consiglio: «ho rispetto e chiedo al Consiglio Regionale che nel rispetto delle proprie competenze riprenda a legiferare in grande e pensando a tutto ciò che riguarda la prospettiva. Ho difeso anche in Commissione Affari costituzionali, nella conferenza delle Regioni, il valore della democrazia e della rappresentanza regionale: tutto ciò che serve per far funzionare con efficacia l'Amministrazione Pubblica. Quello di cui abbiamo bisogno - ha concluso l'assessore del Personale- è una gestione di tipo orizzontale. Le materie sono sempre più trasversali ed è necessaria interdisciplinarietà».
19/11/2025
Abbiamo più volte spiegato con chiarezza che per difendere la Sardegna dagli effetti negativi dell’autonomia differenziata bisogna attivare e modernizzare le norme di attuazione dello Statuto speciale, l’unico strumento in grado di rendere realmente operativo il principio di insularità inserito in Costituzione e di colmare il gap che la nostra Regione paga da decenni



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