S.A.
1 dicembre 2014
Magliette rosse a Bruxelles Prima sit-in dall´Aga Khan
Le richieste dei lavoratori Meridiana verranno ascoltate da una delegazione di deputati del Parlamento Europeo e da rappresentanti della Commissione Europea. Prima saranno a Parigi per un sit-in davanti alla residenza del maggiore azionista della compagnia aerea

OLBIA - I lavoratori in esubero di Meridiana sono in marcia verso Bruxelles dove saranno ricevuti da una delegazione di deputati del Parlamento Europeo e da rappresentanti della Commissione Europea. L'obiettivo è richiedere l'intervento «delle massime istituzioni comunitarie - fanno sapere i lavoratori - nella complessa vertenza Meridiana la quale, parte di una più vasta vertenza che riguarda l'intero settore del trasporto aereo italiano (14.000 addetti con altissime competenze espulsi dai cicli produttivi a cui andranno presto ad aggiungersi i 2600 lavoratori di Meridiana), non può essere risolta se non con un'importante azione sinergica che, partendo da Bruxelles, coinvolga direttamente la Presidenza del Consiglio dei Ministri, ancora totalmente assente in questa importante partita».
I dipendenti Meridiana sono convinti di non essere «le uniche vittime della crisi di Meridiana». «La sua chiusura - spiegano - costituirebbe un serio problema per l'intero Paese essendo, l'azienda sarda, l'ultima compagnia aerea di linea italiana superstite dopo il fallimento di tutte gli altri vettori nazionali e la sostanziale vendita di Alitalia all'emiratina Etihad. In un Paese dalla straordinaria vocazione turistica come il nostro, tra l'altro alla vigilia dell'Expò, permettere che la gestione del sistema del trasporto aereo sia interamente in mano ad aziende straniere, sarebbe un errore strategico gravissimo che confermerebbe la totale assenza di una politica nazionale del trasporto aereo».
Per questa ragione i Lavoratori di Meridiana chiedono alle istituzioni europee la censura del «dumping sociale interno alla compagnia tra lavoratori Meridiana ed Air Italy», l'accellerazione della «chiusura delle procedure amministrative e giudiziarie dell'Ue tese ad interrompere realmente e definitivamente qualsiasi tipo di concorrenza sleale tra compagnie aeree comunitarie», l'adozione «di provvedimenti urgenti e straordinari tesi a sostenere le aziende di trasporto aereo minori superstiti come Meridiana». Prima di recarsi a Bruxelles una cinquantina di "magliette rosse" faranno una breve sosta a Gouvieaux per un sit in davanti alla residenza di S.A. Karim Aga Khan al fine di chiedere che «le scelte industriali di salvataggio e rilancio di Meridiana siano eque e confermino il profilo etico che da sempre ha contraddistinto le sue azioni».
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