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A.B. 21 marzo 2015
Nucleare: Cappellacci striglia la Giunta Regionale
«La Giunta non può limitarsi ad appelli a chi non decide», ha dichiarato l´ex presidente della Regione Autonoma della Sardegna
Nucleare: Cappellacci <i>striglia</i> la Giunta Regionale

CAGLIARI - «La Giunta Regionale non può limitarsi ad appelli, peraltro rivolti a una figura istituzionale diversa da quelle che prendono le decisioni». Così, Ugo Cappellacci ritorna sul rischio che l’Isola possa essere scelta come luogo in cui ubicare il deposito delle scorie nucleari.

«Il presidente apra subito – prosegue Cappellacci - quel confronto con il Governo, richiesto già un anno fa dal Consiglio Regionale con un ordine del giorno promosso addirittura da esponenti della sua stessa maggioranza. Come emerso dalla successiva interrogazione del collega Tedde (Forza Italia) e dalle risposte “copia e incolla” della Giunta, quel confronto non si è mai aperto. Poiché, sentenze costituzionali alla mano, il Governo non può prendere decisioni senza sentire la Regione, a maggior ragione non può farlo in presenza di una netta opposizione espressa a tale ipotesi che in questo caso è anche preceduta e rinforzata da un referendum popolare che ha visto il 97percento dei sardi esprimersi contro le scorie e le centrali nucleari».

«E’ sconcertante – prosegue l'ex governatore della Sardegna - che il ministro competente del Governo Renzi si sia nascosto dietro un “non conosco le carte”. Delle due è l’una: o non dicono la verità o non sono adeguati a guidare il Paese. Non è tollerabile che si utilizzi lo stratagemma della segretezza per far trovare le popolazioni di fronte al fatto compiuto. Pigliaru chieda subito di vedere le carte e impugni in ogni sede, politica e giurisdizionale, eventuali decisioni, preparatorie o definitive, che violino la Costituzione, lo Statuto, le leggi vigenti e fatto ancor più grave la libertà del popolo sardo di autodeterminare il proprio futuro».

Nella foto: Ugo Cappellacci
18:26
Abbiamo più volte spiegato con chiarezza che per difendere la Sardegna dagli effetti negativi dell’autonomia differenziata bisogna attivare e modernizzare le norme di attuazione dello Statuto speciale, l’unico strumento in grado di rendere realmente operativo il principio di insularità inserito in Costituzione e di colmare il gap che la nostra Regione paga da decenni



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