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A.B.
30 marzo 2015
Confartigianato: «stop a illegalità nel settore odontoiatrico»
«Fermamente contrari all’esercizio abusivo della professione», ha dichiarato il presidente della Confartigianato Sardegna Maria Carmela Folchetti

CAGLIARI - Pene più severe per colpire il fenomeno dei “prestanome” e chi favorisce l’esercizio abusivo dell’attività di dentista, riconoscimento della professione sanitaria svolta dagli odontotecnici. E’ quanto ha sollecitato “Confartigianato Odontotecnici”, intervenendo in audizione presso la Seconda Commissione Giustizia della Camera sul Disegno di legge Ac2281, già approvato dal Senato, in materia di esercizio abusivo delle professioni. Confartigianato ha sottolineato la necessità di norme che tutelino la legalità nel settore odontoiatrico, a vantaggio di tutti gli operatori e soprattutto dei pazienti.
«Siamo contrari alla soppressione, da parte del Senato, delle sanzioni per colpire il fenomeno dei cosiddetti “prestanome” – sottolinea la presidente di Confartigianato Imprese Sardegna Maria Carmela Folchetti - vale a dire i professionisti che consentono e “coprono” con il loro nome l’esercizio abusivo della professione medica da parte di chi medico non è. Si tratta di una situazione frequente nella pratica di dentisti che avallano l’attività abusiva della professione odontoiatrica da parte di soggetti non abilitati, ad esempio assumendo la responsabilità delle strutture nell’ambito delle quali operano tali soggetti. Queste pratiche abusive – continua Folchetti – devono essere perseguite con decisione poiché generano concorrenza sleale nei confronti degli odontotecnici professionali, ne danneggiano l’immagine e costituiscono un pericolo potenziale per la salute dei pazienti».
Nelle osservazioni alla Camera, Confartigianato ha rilevato come “la legge sull’attività di odontotecnico sia datata e non tiene conto dei rapporti di collaborazione tra l’odontoiatra e l’odontotecnico stesso, al quale molto spesso viene richiesto di verificare direttamente sul paziente la qualità delle protesi. E’ una situazione molto rischiosa per l’odontotecnico, considerate le norme penali per la repressione dell’esercizio abusivo delle professioni previste dalla proposta di legge. Va superata con il riconoscimento della professione sanitaria dell’odontotecnico e la conseguente previsione di un nuovo rapporto di collaborazione interprofessionale tra odontoiatra ed odontotecnico”.
«Tale riconoscimento – ha concluso la presidente Folchetti – è fondamentale per il settore delle cure dentali perché permetterebbe di superare situazioni di ambiguità e incertezza e i rischi di irregolarità in cui spesso vengono a trovarsi sia gli odontoiatri che gli odontotecnici». Infine, Confartigianato Odontotecnici giudica troppo lievi le sanzioni amministrative pecuniarie previste per l’esercizio abusivo di una professione o di un’arte ausiliaria delle professioni sanitarie, tra le quali rientra quella di odontotecnico. A questo proposito, l’associazione ha chiesto di elevare il minimo a 10mila euro ed il massimo a 25mila euro.
Nella foto: Maria Carmela Folchetti
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