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A.B.
31 marzo 2015
Deposito scorie radioattive: Spano scrive al Governo
«Posizione ferma e irrevocabile», annuncia l´assessore regionale della Difesa dell´Ambiente ai ministri dell´Ambiente e dello Sviluppo Economico

CAGLIARI - La Regione Autonoma della Sardegna si oppone con fermezza all’ipotesi di localizzare nel suo territorio la sede del deposito nazionale di rifiuti radioattivi a bassa e media attività. Lo scrive l'assessore regionale della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano nella lettera inviata ai ministri dell'Ambiente e dello Sviluppo Economico, anticipando la pubblicazione della Carta Nazionale delle aree potenzialmente idonee prevista nei prossimi giorni.
«È impensabile che la Sardegna, già gravemente penalizzata a causa degli oneri eccessivi rappresentati da servitù militari che occupano oltre 35mila ettari di terreno, con compromissioni di tipo anche ambientale; per la già grave situazione di crisi economica e di difficoltà nei trasporti e per i pericoli legati al trasporto dei materiali radioattivi via mare, possa essere ritenuta sede del deposito. La Sardegna ha già dato fin troppo. La nostra posizione è decisa e irrevocabile», rafforza l'assessore, che già in più occasioni ha espresso l’assoluta contrarietà a qualunque ipotesi di installazione del deposito nazionale di rifiuti radioattivi, ribadendo inoltre che sardi si sono espressi contro i siti per lo stoccaggio di scorie radioattive in maniera inequivocabile nel Referendum consultivo del maggio 2011 e ricordando l'Ordine del Giorno approvato dal Consiglio Regionale nel maggio 2014 e la posizione dell’ANCI Sardegna, dello scorso 19 gennaio.
«Evidenzio inoltre che l’attuale Giunta Regionale ha tra i suoi principi basilari la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio ambientale e naturalistico della Sardegna nella sua unicità e specificità, come elemento di crescita e sviluppo dell’economia, di allentamento delle tensioni sociali e di valorizzazione turistica del nostro territorio e ciò non sarebbe compatibile con l’ulteriore gravame di un deposito di scorie radioattive», conclude l’esponente della Giunta Pigliaru.
Nella foto: l'assessore regionale Donatella Spano
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