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S.A.
22 aprile 2015
Sant Jordi: Giuseppe Elia Monni ad Alghero
Venerdì 24 Aprile alle 19 lo scrittore cagliaritano Giuseppe Elia Monni sarà ospite della Libreria Cyrano per due incontri inseriti nel cartellone di eventi per Sant Jordi a l´Alguer 2015

ALGHERO - Venerdì 24 Aprile alle 19 lo scrittore cagliaritano Giuseppe Elia Monni sarà ospite della Libreria Cyrano per due incontri inseriti nel cartellone di eventi per Sant Jordi a l'Alguer 2015. La mattina alle 11,30 incontrerà gli studenti dell'IIS Roth che hanno letto e lavorato sul romanzo e, alle 19,00, presenterà il suo romanzo al pubblico dei lettori nella Biblioteca del Mediterraneo nel complesso Santa Chiara.
Giuseppe Elia Monni è nato nel 1973 a Cagliari, dove si è laureato in Giurisprudenza. Ha trascorso la giovinezza viaggiando e svolgendo svariate attività, dal giornalismo all'insegnamento, dalla politica alla pianificazione urbanistica, compiendo anche una romanzesca opera di recupero di antichi possedimenti nel cuore profondo dell'Isola. Alcuni anni fa gli è stata diagnosticata una grave malattia degenerativa che lo sta portando alla cecità. Oggi vive nelle campagne a sud di Cagliari e lavora come legale presso un'importante azienda di telecomunicazioni. Ha scritto opere di ogni tipo, saggi, manuali pratici e semiseri, resoconti di viaggio e romanzi, tutti sinora inediti.
Il libro: Estate 1760. Una delle periodiche siccità affligge Cagliari, l'antica capitale del Regno di Sardegna, e arricchisce le famiglie patrizie che controllano i pozzi; nei quartieri popolari allignano tumulti e tra le mura scalcinate del Castello si moltiplicano i morti. Un uomo lancia una sfida alla Città, scommettendo che riuscirà a portare acqua per tutti, e per sempre, in un solo anno. Non rivela come e non chiede nulla in cambio: si attende la riconoscenza della sua gente, la memoria della Storia. Quell'uomo si chiama Gemiliano Deidda, è uno dei primi chirurghi e archeologi moderni, economista ed ingegnere autodidatta che ha già realizzato per il Re grandi imprese, ma questa scommessa sembra un volo pindarico. E scatena ironia, insofferenza, timori. Egli ha scoperto qualcosa che l'ignoranza e l'avidità avevano sepolto per secoli, e che tuttora è misconosciuto. Oggi questo romanzo tenta di disseppellire il ricordo di quell'uomo eccezionale che voleva aprire alle idee illuministe una terra ottusa ed accecante. È la storia di una illusione. Ma è anche una storia di padri e di figli, di una famiglia fragile e ferita che senza questo piccolo atto d'amore postumo non sarebbe mai esistita.
Nella foto: l'interno della biblioteca a Santa Chiara
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