Mariangela Pala
13 giugno 2015
Inizia il countdown a Porto Torres Si sceglie il futuro sindaco
Venerdì l’ultimo giorno di campagna elettorale prima dell’atto finale: lunedì Porto Torres si sveglierà con un nuovo sindaco e con un nuovo consiglio

PORTO TORRES - Ieri l’ultimo giorno di campagna elettorale prima dell’atto finale: lunedì Porto Torres si sveglierà con un nuovo sindaco e con un nuovo consiglio. Luciano Mura, candidato sindaco del centrosinistra e sovranista e Sean Wheeler, candidato del Movimento 5 stelle a caccia degli ultimi voti utili per vincere il ballottaggio e diventare primo cittadino. Ieri a mezzanotte è scattato il silenzio elettorale, valido per tutta la giornata di sabato. Mura ha scelto di parlare ai cittadini salendo sul palco di piazza Umberto I accompagnato dai giovani delle cinque liste a suo sostegno (Partito democratico, Partito dei sardi, Sel, Centro democratico, e la civica Proposizione).
Al suo fianco il Presidente della Regione Francesco Pigliaru, il presidente del consiglio regionale, Gianfranco Ganau, il coordinatore nazionale di Sel Nicola Fratoianni, il sindaco di Sassari, Nicola Sanna e altri rappresentanti istituzionali del territorio. Una piazza gremita ha ascoltato l’ultimo comizio di Mura che aveva chiuso il primo turno leggermente in vantaggio con una percentuale di voti del 29, 96% rispetto al 26, 98% di Wheeler. Il M5s ha scelto di chiudere la campagna elettorale incontrando i cittadini nei vari quartieri per presentare il loro programma e lanciando slogan, attraverso un tour in bicicletta con attivisti e candidati consiglieri.
Domenica si riaprono i seggi dalle 7 alle 23 per l’ultima sfida senza apparentamenti con le altre forze politiche da parte di entrambi gli aspiranti sindaci. E’ un ballottaggio storico quello che si vota domenica 14 giugno dove il centrosinistra mira ad incrementare il consenso intercettando i voti dei cittadini “rimasti a casa” nel primo turno, mentre i pentastellati sperano nel ciclone del 31 maggio. Al centro della politica cittadina i grandi temi dell’industria (chimica verde, bonifiche ), dell’ambiente (sistema idrico e fognario, Asinara) del patrimonio archeologico e culturale, argomenti che si collegano a quello più sentito della disoccupazione, un problema sociale di particolare gravità che ha raggiunto livelli preoccupanti: circa 6mila tra giovani e meno giovani fuori dal mercato del lavoro.
A questo territorio non resta che puntare sui giovani per rilanciare in toto lo sviluppo e la crescita del territorio, investendo sulla ricerca e la formazione per non vedere imprenditori e ricercatori “fuggire” all’estero per realizzare delle idee che molto probabilmente lo stesso Stato italiano in futuro dovrà reimportare con costi elevatissimi. E poi le start-up non sono certo facilitate dall’elefantiaco ed eccessivo sistema burocratico, che ormai da decenni rende impossibile o straordinariamente lento qualsiasi tentativo di cambiamento. Tutto questo dentro una sfida importante per la città di Porto Torres dove si gioca una partita fondamentale per il futuro della comunità turritana e dell’intero territorio. Una competizione aperta per entrambi gli schieramenti dove più di tutto conterà l’assenteismo che nei turni di ballottaggio è l’avversario più difficile da sconfiggere.
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