|
PPP
6 settembre 2006
Parco in affanno: dopo il taglio degli stipendi, si lascia casa
L´assemblea del parco di Porto Conte ieri ha iniziato a discutere i bilanci consuntivo e preventivo. L´apertura mostrata dai consiglieri di centro sinistra fa sperare il direttivo che si arriverà nella prossima seduta all´approvazione anche con il supporto di alcuni tra loro

ALGHERO - Prima assemblea del Parco di Porto Conte senza il clima da “consiglio comunale”. La riunione di ieri nella sede di via Mazzini, per la discussione del bilancio consuntivo e preventivo dell’Ente che gestisce la riserva protetta terrestre, a parere dei membri del direttivo si è rivelata costruttiva: «Si sono sentiti poco i veleni del consiglio comunale – ha commentato il dirigente Paolo Ballero – per la prima volta ho avvertito la sensazione di trovarmi di fronte all’assemblea del Parco e non davanti alle contrapposizioni politiche si riflettono nell’aula di via Columbano». La discussione ha toccato tutti i punti all’ordine del giorno ma soltanto in una seduta successiva si procederà al voto degli strumenti contabili dell’Azienda Speciale. Azienda che è fortemente in affanno, come evidenziato dalla relazione dei revisori dei conti. I trasferimenti regionali sono appena sufficienti per provvedere all’ordinario. Ragion per cui a distanza di anni dalla sua istituzione l’ente parco non ha ancora la figura di un direttore. A rischio anche la nuova sede di via Mazzini. Le entrate economiche non consentono più il mantenimento di una struttura che all’ente costa 40mila euro annui ed è stata già comunicata la disdetta del contratto di locazione. Dallo scorso anno il presidente Antonio Camerada e i membri del direttivo avevano assunto la decisione di dare una sforbiciata al loro stipendio, dimezzandolo. Tanti i progetti in cantiere, alcuni dei quali finanziati dalla Regione, ma restano le difficoltà nel reperire i fondi per la quota di cofinanziamento spettante all’ente parco. L’intervento del sindaco Marco Tedde ha fatto ben sperare però il direttivo in un maggiore impegno dell’ente locale a sostegno della gestione della riserva naturalistica. Tedde ha auspicato inoltre che possa concretizzarsi una collaborazione con l’Area Marina Protetta al fine di mettere in piedi progetti condivisi. Un primo passo verso la nascita dei percorsi naturalistici di Punta Giglio, è stato l’acquisto di una fascia di terreni di proprietà della Sbs, a ridosso della pineta delle Bombarde, dove attualmente si trova una strada sterrata. Un’area di 8mila metri quadrati costata 32mila euro che consentirà al Parco di predisporre progetti di tutela e valorizzazione senza ulteriori intoppi. Il dibattito con la votazione dei bilanci riprenderà nei prossimi giorni.
nella foto Punta Giglio
|