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Cor 20 settembre 2006
La provincia promuove la giornata dei beni archeologici
Si svolgerà il prossimo 23 settembre la prima edizione della giornata dei beni archeologici e culturali
La provincia promuove la giornata dei beni archeologici

SASSARI - “Far nascere dal basso l’esigenza di tutelare e valorizzare il patrimonio a disposizione, promuovendone la conoscenza e favorendone la fruibilità”. È la scommessa dell’assessore provinciale alla Cultura, Sergio Mundula, che per dare il la alla rivoluzione che ha in mente punta deciso sulla prima “Giornata provinciale della conoscenza dei beni archeologici e culturali locali”. L’idea è quella di far riscoprire “il valore culturale e identitario di un patrimonio di proporzioni notevoli – spiega l’assessore – facendo in modo che chi abita il territorio senta questi tesori come propri, imparando per questo a conoscerli e ad amarli”. La giornata dei beni archeologici e culturali, insomma, “non cade dall’alto e non è un evento rituale – precisa Mundula – ma è un invito rivolto alle comunità locali e alle istituzioni deputate a promuovere la cultura perché si ingegnino per trovare il modo migliore per favorire un rapporto diverso tra le bellezze del territorio e la gente”. Un rapporto più diretto e costante, meno oneroso e più consapevole, per vivere un posto “attraverso una migliore conoscenza di quei luoghi che sono espressione viva della storia di ciascuna comunità”. Proprio con questo spirito è stata pensata per il prossimo 23 settembre la prima edizione della giornata dei beni archeologici e culturali, “lasciando a ciascuna amministrazione comunale la libertà di organizzare la giornata a suo modo – aggiunge il responsabile delle politiche per la promozione culturale all’interno della giunta provinciale – coinvolgendo le scuole, le associazione e la gente comune in un progetto destinato a riscrivere il rapporto tra uomo e territorio”. Sconti, agevolazioni, orari: qualsiasi cosa, purché serva a rendere più semplice e diffuso il desiderio dei giovani e dei meno giovani di “riscoprire le proprie radici, il proprio Dna, attraverso la conoscenza di ciò che ci appartiene da sempre, come individui o come comunità”, come sostiene anche Giovanni Ruiu, presidente della commissione Cultura del consiglio provinciale. “Il consiglio sostiene e fa propria l’iniziativa dell’assessore – afferma il consigliere Ruiu – perché siamo certi del fatto che promuovere la conoscenza del nostro patrimonio archeologico, artistico e architettonico è il primo passo da compiere per la formazione di una comunità che, tutelando i beni di cui ama usufruire, contribuisce a tutelare l’identità propria e quella della comunità cui appartiene”. Perché il processo promosso dalla Provincia abbia un esito soddisfacente c’è bisogno della collaborazione di tutti. “Buona parte delle amministrazioni comunali hanno accolto favorevolmente la nostra proposta – conclude Mundula – ma è importante che tutti capiscano il senso dell’iniziativa e collaborino alla riuscita della manifestazione”.

nella foto il sito archeologico del nuraghe Palmavera



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