S.A.
31 marzo 2016
Pais attacca: torri algheresi sconosciute
«Un patrimonio inestimabile che da anni è gestito molto al di sotto delle sue potenzialità»: l´atto di accusa arriva dal consigliere comunale di Forza Italia Michele Pais che ha presentato un´interrogazione sull´argomento

ALGHERO - «Un patrimonio inestimabile che da anni è gestito molto al di sotto delle sue potenzialità. Stiamo parlando delle Torri Aragonesi insistenti nel territorio del Comune di Alghero e in particolare nella parte vecchia della città. Edifici che raccontano la storia del centro catalano e che da sole potrebbero rappresentare uno straordinario richiamo turistico». L'atto di accusa arriva dal consigliere comunale di Forza Italia Michele Pais che ha presentato un'interrogazione sull'argomento.
«Oltre essere quasi degli oggetti sconosciuti per gli algheresi, di cui in molti ne ignorano la storia e il valore, sono utilizzati in maniera estemporanea e senza un chiara e definita programmazione che ne potrebbe valorizzare appieno il proprio inestimabile valore. Questo solo per fermarci alle Torri stesse per le quali si potrebbe pensare un progetto di promozione e informazione che varrebbe da solo una fetta di mercato turistico, visto anche il crescente interesse per i luoghi storici e il patrimonio archeologico delle varie località. Se invece analizziamo il loro utilizzo come spazi ci sarebbe un romanzo da scrivere per descrivere l'occasione persa che queste strutture rappresentano» incalza l'esponente azzurro.
Gli esempi sono tanti secondo Pais: «Salta agli occhi, ad esempio, il fatto che il personale che ci lavora non abbiano una divisa, ordinata e caratteristica, e non sia facilmente individuabile per i turisti, mentre invece dovrebbe essere il biglietto da visita con cui la città si presenta. Invece quanto di più anonimo quanto la gestione dell’intero sistema museale, gestito in maniera sciatta e dissennata». E conclude con un nuovo attacco all'indirizzo della Giunta Bruno: «Purtroppo la gestione delle Torri, e del patrimonio storico artistico della città, è la rappresentazione plastica di quell’insipienza amministrativa che la Giunta Bruno ha sapientemente calato in tutti i settori produttivi della Città».
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