Antonio Sini
7 novembre 2003
Oggi sciopero al S.A.R dove si vive una situazione paradossale
I dipendenti non percepiscono lo stipendio da oltre tre mesi a causa della grave situazione finanziaria dell’azienda

I dipendenti del Servizio Agrometeorologico Regionale per la Sardegna (S.A.R.) intendono sensibilizzare l’opinione pubblica sulla grave situazione finanziaria in cui versa l’azienda. I dipendenti non percepiscono lo stipendio da oltre tre mesi e non viene prospettata alcuna soluzione che garantisca un futuro stabile al S.A.R. Nonostante gli impegni finanziari presi dai soci del Consorzio S.A.R. (Regione Autonoma della Sardegna, ERSAT, CRAS, Istituto Zootecnico e Caseario per la Sardegna, Stazione Sperimentale del Sughero, Consorzio Provinciale per la Frutticoltura di Sassari), ad oggi la disponibilità economica non garantisce né la gestione ordinaria né il pagamento degli stipendi.
Il S.A.R. vive una situazione paradossale: i servizi continuano ad essere forniti grazie alla buona volontà dei dipendenti e alla pazienza dei creditori; nuovi ed importanti incarichi vengono assegnati (ultimo e principale, la designazione del S.A.R. come Centro Funzionale a supporto della Protezione Civile per la Regione Sardegna), ma la sopravvivenza del S.A.R. continua ad essere legata a finanziamenti estemporanei, irregolari e legati agli umori della classe politica del momento. Nonostante nel corso degli anni siano stati presentati diversi disegni di legge per la trasformazione del S.A.R. in Ente Regionale, ad oggi, non è stata adottata alcuna soluzione concreta e definitiva.
E’ per tali gravi motivi, quindi, che è stata decisa una giornata di sciopero per il giorno 7 novembre a Cagliari con manifestazioni presso le sedi dell’ERSAT e del CRAS (dalle 7.30 alle 10.00), e la sede della Regione (dalle 10.00), a cui seguiranno analoghe manifestazioni presso le sedi degli altri soci in data da stabilirsi.
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