A.B.
13 settembre 2016
«Amara sorpresa per gli studenti di Guspini»
Il consigliere regionale del Pd Rossella Pinna interviene presentando un´interrogazione all´assessore regionale della Pubblica Istruzione Claudia Firino per chiedere urgenti ed opportune azioni correttive per scongiurare la soppressione delle classi terze (diurno e serale) ad indirizzo socio-sanitario dell´Istituto A.Volta

GUSPINI - Rossella Pinna, consigliere regionale del Partito Democratico, prima firmataria, unitamente ai colleghi del Gruppo consiliare Comandini, Cozzolino, Deriu, Forma, Lotto, Manca Gavino, Meloni, Piscedda, Sabatini, Solinas e Tendas, interviene presentando un'interrogazione all'assessore regionale della Pubblica Istruzione Claudia Firino per chiedere urgenti ed opportune azioni correttive per scongiurare la soppressione delle classi terze (diurno e serale) ad indirizzo socio-sanitario dell'Istituto A.Volta di Guspini.
Pinna, in prima linea insieme agli studenti, ai genitori, al Consiglio d'Istituto ed alle istituzioni locali, in difesa delle classi e del percorso formativo ad indirizzo socio-sanitario dell'Istituto A. Volta di Guspini. «Interrompere un indirizzo di studio dopo due anni - afferma la Pinna - ritengo che non abbia motivazioni così forti ne dal punto di vista culturale, ne economico. Stiamo parlando della eliminazione in un sol colpo, di due classi terze (diurna e serale) appartenenti al corso per tecnici per i Servizi Socio Sanitari, frequentata con fatica e impegno anche dagli studenti lavoratori. Una decisione che sembrerebbe non aver valutato adeguatamente le conseguenze sociali, economiche e formative, di un territorio in continua emergenza come quello di cui il Medio-Campidano è, purtroppo, portatore, con il rischio di annullare una competenza e una qualificazione in parte acquisita».
Rossella Pinna spiega come questa sia stata una decisione basata esclusivamente sui numeri, che non tiene conto neanche di aspetti fondamentali come il disagio logistico o i costi di trasporto per le famiglie degli interessati, obbligati, nel migliore dei casi, alla scelta di iscrivere i propri figli negli istituti di Oristano o Cagliari. «A metà percorso formativo, il sogno si interrompe anche per chi con enormi sacrifici, concilia famiglia, lavoro e studio nei corsi serali. Questa misura taglia-classi - continua il consigliere Pd - peraltro mal si concilia con le politiche antidispersione poste in essere dalla Regione e dal Miur, e nega irrevocabilmente il diritto allo studio sancito dalla Costituzione italiana».
«Qualunque strategia pedagogico-didattica non può che essere finalizzata al mantenimento degli studenti a scuola per non pregiudicarne la frequenza o impedirne il proseguo in un cammino educativo comune già intrapreso, come nel caso specifico, e finalizzato a dare una specifica competenza in un settore capace di aprire spazi nel difficile mercato del lavoro. Mi auguro che si intervenga al più presto e che la decisione venga rivista e modificata con la giusta attenzione e sensibilità, considerando che oltre i precisi parametri numerici esistono anche specifiche deroghe per il superamento del problema. I presupposti - conclude Pinna - ci sono tutti, serve una precisa volontà politica che viene richiesta all'assessore competente per restituire speranza agli studenti, alle studentesse e a tutti i soggetti interessati».
Nella foto: Rossella Pinna
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