PORTO TORRES - Si ripropone puntuale il problema dei trasporti pubblici interno sull’isola dell’Asinara, una criticità che sembra di difficile soluzione in virtù anche di una maggiore richiesta da parte dei visitatori allo scadere della stagione estiva. Dopo settembre, infatti, chi decide di visitare l’isola potrà godere soltanto della disponibilità dei fuoristrada e delle macchine elettriche.

Il servizio Atp, cofinanziato dall’Ente Parco era entrato in funzione solo a metà luglio ed era stato garantito fino a settembre. Ma i turisti scelgono di visitare l’isola anche nei mesi fuori stagione e chiedono un servizio di trasporto più adeguato. Nei giorni scorsi la commissione comunale trasporti ha affrontato il tema con la proposta di incrementare il numero delle licenze dei taxi Ncc (noleggio con conducente) da 11 a 13 e di rivedere i criteri di valutazione sull’assegnazione delle autorizzazioni.

«Il servizio di trasporto interno di linea sull'Asinara è un servizio fondamentale per lo sviluppo di tutte le attività presenti sull’isola - sottolinea il consigliere comunale di Autonomia popolare, Alessandro Carta - e non può essere improvvisato solo per pochi giorni all'anno come succede ormai da diverse stagioni con l'Atp e per questo deve essere affidato ai privati». Sull’argomento il consigliere aveva presentato un’interrogazione nello scorso mese di luglio «ritenendo inutile aspettare la prossima estate per affrontare il tema, durante l’ultima commissione trasporti - aggiunge Carta - ho ritenuto opportuno intervenire sulla necessità di un profondo adeguamento del servizio sotto il profilo gestionale».

Rispetto alle aspettative di sviluppo dell’isola, infatti, «credo non sia più tollerabile accontentarsi di un servizio totalmente precario che col passare degli anni è sempre più ridotto all'osso e che in questi termini non serve più», spiega il consigliere. Un problema affrontato dallo stesso consiglio direttivo del’Ente Parco che riteneva fondamentale, al fine di garantire un’offerta efficiente ed adeguata,in particolare per tutto il periodo di massimo afflusso turistico, affidare il servizio ai privati anche per un risparmio economico. Una scleta condivisa dalla stessa amministrazione comunale.

«Ormai la straordinarietà dell'intervento, giustamente rivendicato da Comune ed Ente Parco, ha assunto carattere di piena normalità - sostiene Carta - e questo non aiuta tutti quegli operatori che, invece, operano per tutto l'anno tra mille difficoltà». Il ricorso ai privati, in una città che vanta diverse e valide professionalità nel settore, «a questo punto è l'unica soluzione per dotare l'Isola Parco di un servizio autonomo, che deve essere esteso per molto più tempo, e quindi più efficiente», conclude Alessandro Carta.