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Red 17 dicembre 2016
«In Sardegna cresce l´occupazione»
Mercato del lavoro: nel terzo trimestre 2016, meno disoccupati ed inattivi nell´Isola, secondo i dati rilasciati nei giorni scorsi dall´Istat e rielaborati dal Servizio di statistica regionale
«In Sardegna cresce l´occupazione»

CAGLIARI - Migliorano i dati del mercato del lavoro in Sardegna nel terzo trimestre del 2016: i dati rilasciati nei giorni scorsi dall’Istat, rielaborati dal Servizio di statistica regionale, certificano un ulteriore calo del tasso di disoccupazione, che scende al 15,9percento, un aumento degli occupati e della forza lavoro, ed una sensibile diminuzione degli inattivi. Ancora una volta, l'Isola fa meglio del Mezzogiorno e, in diversi risultati, si avvicina alla media nazionale. Il tasso di disoccupazione in Sardegna nel terzo trimestre del 2016 si attesta al 15,9percento, contro il 18,6percento del Mezzogiorno ed il 10,9percento nazionale, ed in calo rispetto allo stesso periodo dell’anno prima (quando era al 16,7percento). I disoccupati sono 110.300, nello stesso periodo dell’anno precedente erano 114.800, mentre nel secondo trimestre del 2016 erano 112.400.

Il tasso di occupazione in Sardegna, al terzo trimestre 2016, è al 52,1percento, contro il 44percento del Mezzogiorno ed il 57,6percento nazionale. La variazione tendenziale (rispetto allo stesso periodo del 2015) nell’Isola registra un +1,4percento: 582.200 occupati contro i 574.300 dello stesso periodo del 2015. Incoraggianti anche i numeri della forza lavoro, ossia il totale delle persone occupate e di quelle in cerca di occupazione: +0,5percento per 692.600 persone. Il tasso di attività è del 62,2percento in Sardegna, 54,2percento nel sud, 64,8% il dato italiano. Significativo anche il calo degli inattivi: sono 25.200, il 3,6percento in meno rispetto ad un anno fa: 412.100 contro i 427.300 dello stesso periodo del 2015. Il tasso di inattività in Sardegna è del 37,8percento, contro il 45,8percento del Mezzogiorno ed il 35,2percento del dato medio nazionale.

Ancora problematica, sebbene migliore rispetto all’andamento del Mezzogiorno e del resto d’Italia, la situazione del lavoro femminile in Sardegna. La disoccupazione femminile è al 16.5percento, contro il 20,7percento del sud ed il 12percento nazionale. Il tasso di occupazione femminile in Sardegna è più alto che nel resto delle regioni del sud: 44percento contro il 32,3percento, vicino al valore nazionale: 48percento. Al terzo trimestre del 2016, le occupate sarde sono 240.800 circa, le inattive sono 256.100. Nel confronto con i dati che la Giunta Regionale aveva di fronte al momento del suo insediamento, all’inizio del 2014, la situazione del Mercato del Lavoro in Sardegna è innegabilmente migliorata: la disoccupazione era al 19,7percento, oggi è al 15,9percento (-3,8percento), i disoccupati erano 133.200, oggi sono 110.300 (22.900 in meno), mentre gli occupati erano 543.500 ed oggi sono 582.200 (+38.700), per un tasso di occupazione cresciuto dal 48percento del 2014 al 52,1percento di oggi. La forza lavoro era di 676.600 unità contro le 692.600 di oggi (+16mila unità). Il tasso di attività era nel 2014 al 59,9percento, oggi al 62,2percento. Gli inattivi erano 445.100, oggi sono 412.100 (33mila in meno). Le donne occupate al primo trimestre del 2014 erano 230.800, oggi sono 240.800 (+10mila), le disoccupate erano 55.300 e oggi sono 47.800 (-7.500).

Per l’assessore regionale del Lavoro Virginia Mura i dati sul terzo trimestre 2016 sono incoraggianti, anche se non ancora appaganti: «In questa rilevazione emerge un certo consolidamento di alcune indicazioni che già nei precedenti trimestri si erano manifestate: il calo del tasso di disoccupazione, l’aumento degli occupati e la diminuzione degli inattivi, ci dicono che, tra i cittadini diminuisce la rassegnazione. Non siamo, naturalmente di fronte a un traguardo definitivo, ma gli indicatori positivi ci invitano a insistere con determinazione lungo la strada intrapresa, apportando dove necessario gli opportuni correttivi. La Sardegna – prosegue Mura – migliora più del resto del Mezzogiorno, e a far segnare questa differenza positiva, in presenza di un quadro normativo comune a tutta Italia, sono certamente anche le misure avviate dalla Giunta Regionale. Se poi allunghiamo lo sguardo alla situazione che abbiamo trovato quando ci siamo insediati – conclude la titolare del Lavoro – è innegabile che il mercato del lavoro sardo, in un quadro che resta difficile, abbia comunque registrato un sensibile miglioramento».

Nella foto: l'assessore regionale Virginia Mura



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