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Red 25 gennaio 2017
La Regione entra a Portovesme
-ieri mattina, la Commissione Attività produttive ha effettuato a sopralluogo negli impianti dell´azienda
La Regione <i>entra</i> a Portovesme

CAGLIARI - I ritardi nella realizzazione della nuova discarica per lo smaltimento dei residui di lavorazione, l’incertezza sui costi dell’energia, l’assenza di un regime di continuità delle merci. Tre questioni che mettono a rischio il futuro della Portovesme srl, azienda leader nella metallurgia primaria, ultimo baluardo dell’industria pesante in Sardegna e realtà produttiva irrinunciabile per il Sulcis-iglesiente. Questioni da tempo all’attenzione della Commissione “Attività produttive” del Consiglio regionale, che ieri mattina (martedì) ha deciso di andare a toccare con mano la difficile situazione dello stabilimento. I rappresentanti dell’organismo consiliare guidato da Luigi Lotto hanno prima incontrato le organizzazioni sindacali e, successivamente, l’amministratore delegato Claudio Lolliri. Agli incontri, oltre al presidente della Commissione, hanno partecipato i consiglieri regionali Cesare Moriconi (Pd) e Gianluigi Rubiu (Udc) il capogruppo del Pd Pietro Cocco ed il presidente della Commissione Ambiente Peppino Pinna (Udc).

La priorità assoluta, secondo i sindacati, è rappresentata dalla necessità di realizzare una nuova discarica accanto a quella ormai esaurita di Genna ‘e Luas. «Chiediamo alla politica di riprendere in mano la situazione. Non è pensabile che in una partita così importante a prevalere sia la volontà dei funzionari dell’assessorato. Questa è un’azienda con 700 posti di lavoro diretti e 600 nell’indotto, è l’unica industria ancora in piedi in un territorio dove la disoccupazione raggiunge il 38percento. Vogliamo davvero correre il rischio che chiuda per questioni burocratiche?». Non meno importante, ma qui la partita si gioca su altri tavoli, è la questione energetica. «Il prossimo 31 dicembre scadrà il regime di superinterrompibilità per le aziende energivore della Sardegna – hanno ricordato i sindacati – serve un’azione forte nei confronti del Governo perché si arrivi a un accordo con Bruxelles».

Valutazioni condivise da Lolliri, che ha illustrato nei dettagli alla Commissione le attività dell’azienda. «Siamo un sito strategico per la produzione metallurgica primaria a livello nazionale – ha spiegato l'ad – oltre allo zinco (unica azienda in Italia) produciamo anche piombo, waelz, oro e argento. Non abbiamo problemi di mercato, chiediamo soltanto di poter lavorare nel rispetto delle norme». L’amministratore ha spiegato che senza la realizzazione della nuova discarica gli impianti saranno costretti a fermarsi. « Nel 2015 abbiamo presentato il progetto per il nuovo sito di smaltimento degli scarti di produzione – ha affermato Lolliri – aspettiamo ancora una risposta. Con la vecchia discarica abbiamo dato un esempio virtuoso nel sistema del trattamento dei rifiuti e, allo stesso tempo, provveduto a bonificare un sito precedentemente compromesso dall’attività mineraria. Siamo da sempre attenti alla questione ambientale». Sul fronte dell’energia, Lolliri ha invocato chiarezza: «A oggi, non sappiamo quanto ci costerà l’approvvigionamento energetico nel 2017 e intanto aspettiamo ancora i rimborsi degli anni passati. La questione è fondamentale: in Italia il costo dell’energia è di 50/60euro a Mwh contro i 30 della Spagna, i 31 della Germania e i 32 della Francia. Con questi costi non siamo più competitivi sul mercato. La questione deve essere definita in tempi rapidi. Chiediamo alla Regione di spingere sul Governo per ottenere al più presto una risposta dall’Unione europea».

Piena disponibilità a lavorare per arrivare a una rapida soluzione è stata assicurata da Lotto: «La visita allo stabilimento ci ha permesso di conoscere da vicino un’eccellenza del panorama industriale nazionale – ha detto – la Portovesme srl è un’industria strategica per la Sardegna. In un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo siamo più che mai interessati a salvaguardare ogni posto di lavoro e possibilmente a crearne dei nuovi. Non possiamo permetterci perdite di tempo. La questione della discarica va affrontata senza pregiudizi, per questo chiederemo all’assessore all’Ambiente di venire a riferire in Commissione. Sul fronte energetico, presenteremo le nostre valutazioni alla Giunta e chiederemo che vengano messe in campo tutte le azioni possibili per arrivare a un risultato positivo». Pieno sostegno all’iniziativa è stato assicurato anche da Rubiu: «In questa partita non ci sono bandiere. La minoranza assicurerà il suo sostegno. Il territorio non può permettersi di perdere altri posti di lavoro». Soluzioni in tempi rapidi ha invocato anche Cocco: «C’è la volontà politica – ha assicurato – se i problemi sono tecnici si convochi un tavolo per risolverli». Moriconi, infine, ha sottolineato l’importanza del ruolo svolto nella produzione metallurgica dalla Portovesme Srl: «Parliamo di un’eccellenza nel panorama nazionale ed europeo – ha concluso – un’azienda strategica che può fungere da stimolo per il rilancio delle politiche industriali in Sardegna.

Nella foto: un momento dell'incontro



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