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27 luglio 2007
Appalti pubblici c´è la nuova legge
La Sardegna è la quarta regione in Italia (dopo la Campania, il Veneto e la Toscana) che si adegua alla normativa europea

CAGLIARI – Approvata dal Consiglio Regionale la nuova legge sugli appalti pubblici. «Un importante passo avanti verso una gestione amministrativa più efficiente della Regione e darà un importante contributo al rilancio del nostro sistema economico e produttivo». Il consigliere regionale della Margherita Gavino Manca esprime soddisfazione per l’approvazione, da parte del Consiglio regionale, della legge in materia di appalti pubblici di lavori, forniture e servizi in attuazione della direttiva comunitaria n. 2004/18. Per il relatore in Aula della legge, il via libera è l’ulteriore dimostrazione della volontà del Consiglio Regionale di imprimere una svolta alla politica della Regione. La Sardegna è la quarta regione in Italia (dopo la Campania, il Veneto e la Toscana) che si adegua alla normativa europea. Questa legge, infatti, mette a regime, con la semplificazione di tante norme in un unico testo, un quadro normativo ampio e complesso che, nel tempo, ha subito numerose modifiche: si è partiti dal decreto legislativo n. 358 del 1992, passando per la legge quadro n. 109 del 1994 (legge Merloni) fino ad arrivare al necessario coordinamento con il decreto legislativo 163 e con la L. 248/2006 (Decreto Bersani). La legge è composta da sette titoli e 71 articoli e disciplina, in modo unitario e completo, sia le procedure di appalto per lavori, servizi e forniture di importo superiore alla soglia comunitaria, sia le procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di importo inferiore alla soglia comunitaria, regolamentando tutte le fasi del “ciclo dell’appalto”, dalla progettazione al collaudo. Inoltre, accanto alle procedure di gara tradizionali (aperta, ristretta e negoziata) sono disciplinati i nuovi sistemi che aprono alla collaborazione tra amministrazione aggiudicatrice ed operatore economico: si tratta del dialogo competitivo e dell’accordo quadro. Presente anche una norma per evitare le eccessive concentrazioni di incarichi a stesse persone e agevolare l’entrata nel sistema di giovani professionisti.
Nella foto Renato Soru, Presidente Regione Sardegna
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