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Red 17 settembre 2007
Consegnati alla Regione 109 autobus nuovi
Per l´amministrazione regionale si tratta del più cospicuo investimento mai effettuato nel settore della mobilità locale: 24 milioni e mezzo di euro
Consegnati alla Regione 109 autobus nuovi

CAGLIARI – Consegnati alla Regione 109 autobus nuovi di zecca. Oggi la giornata inaugurale, saranno presi d'assalto da centinaia di studenti che forse non crederanno ai loro occhi: autobus fiammanti, griffati Mercedes-Benz, dotati di comfort da gran turismo e motori a bassissimo impatto ambientale "che finalmente non asfissieranno gli automobilisti", per dirla come il presidente della Regione Renato Soru. Per l'amministrazione regionale si tratta del più cospicuo investimento mai effettuato nel settore della mobilità locale: 24 milioni e mezzo di euro. Un'operazione che entro il 2009 consentirà di rinnovare quasi per intero il parco rotabile della più importante azienda di trasporto isolana, quella che sarà il cuore pulsante della futura società unica (martedì il consiglio regionale si pronuncerà sulla regionalizzazione di Fds e Fms), con l’arrivo di altri 230 pullman, per un totale di 350 nuovi mezzi. Lo sforzo finanziario, effettuato con la formula del leasing, sarà ammortizzato attraverso una gestione oculata dei costi, soprattutto quelli di manutenzione, affidati alla stessa Mercedes-Benz per dieci anni. Gli autobus sono tutti dotati di motori che rispettano gli standard Euro 5 sulla riduzione dei gas di scarico, un protocollo che entrerà in vigore dall’ottobre 2008 per i nuovi prodotti e dall’ottobre 2009 per tutti i veicoli commerciali. "Con questa scelta - hanno fatto notare all'unisono il presidente Soru e il commissario dell'Arst Renato Mameli - la Regione gioca d'anticipo sui tempi", compiendo un notevole balzo in avanti, se si considera che stanno andando in pensione automezzi con diciassette anni e centinaia di migliaia di chilometri sulle spalle, "con motori di tipo Euro 0", scherza ma non troppo il presidente. Che dedica i nuovi “Citaro” a lavoratori e studenti pendolari «nella speranza – dice – che viaggi più confortevoli alleggeriscano il peso degli impegni scolastici e lavorativi». «L’Arst è ora un’azienda diversa - ha detto Soru in riferimento al piano di risanamento che ha dato i suoi frutti (nel bilancio si registra una riduzione dei costi da 57 a 54 milioni) - al clima sereno e costruttivo che si respira tra dirigenti e dipendenti». Una società che si appresta alla fusione con Ferrovie della Sardegna e Ferrovie Meridionali Sarde, fino ad oggi aziende gestite dallo Stato ma che entro breve termine ("martedì la commissione Autonomia del consiglio regionale esaminerà le norme attuative che regoleranno il processo di regionalizzazione", annuncia l'assessore dei Trasporti Sandro Broccia) saranno acquisite dall'amministrazione regionale. Passo decisivo verso la creazione di un’unica società di trasporto sarda che dovrà poi misurarsi con il mercato: la Regione bandirà infatti una gara internazionale per l’assegnazione dei collegamenti regionali su gomma. Ma l'Arst di oggi sembra arrivare all’appuntamento con le carte in regola per ben figurare.
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