S.O.
9 gennaio 2019
4 Corsie, fumata nera in Ministero SS291, non si sblocca l´impasse
Nulla di fatto questa sera a Roma in occasione del summit convocato presso il Ministero delle Infrastrutture. L’orientamento del Ministero dei Beni Culturali e dell'Ambiente non cambia, si va verso il parere negativo sul Lotto 1. Lunedì 14 gennaio riunione con sindaci, sindacati e imprenditori ad Alghero

ALGHERO - Niente da fare. Non si sblocca l'impasse sul primo lotto della SS291 tra Alghero e Sassari. Anche questa sera a Roma, in occasione del summit convocato presso il Ministero delle Infrastrutture, alla presenza del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, Ministero delle Infrastrutture, Ministero dell’Ambiente, Ministero dei Beni Culturali, Anas, Regione (in videoconferenza) e Comune di Alghero, si esce con un nulla di fatto.
Il Ministero dell’Ambiente non si smuove e confermerebbe l'orientamento negativo, a meno che non si scelga l’ipotesi di una 4 corsie urbana, cioè non statale. Ipotesi che prefigurerebbe per il Consiglio Comunale di Alghero l’estensione (bizzarra) del centro urbano fino a Rudas. Ma rimarrebbe comunque il parere negativo del MIBAC anche per questa ipotesi, tutta da verificare sul piano tecnico. Insomma, sulla Sassari-Alghero non si fa neanche un passo avanti: nonostante la mobilitazione dei Sindaci, del mondo imprenditoriale e sindacale, da Roma non arrivano rassicurazioni.
«Ho chiesto buon senso e la ricerca dell’interesse generale: la conclusione di una strada già quasi interamente realizzata che resterebbe una vergognosa e scandalosa incompiuta. Mi hanno avallato con argomentazioni serie il presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici che ringrazio davvero con gli altri componenti, il Ministero delle Infrastrutture e l’Anas, oltre ai direttori generali della Regione collegati da Cagliari». Così il sindaco di Alghero Mario Bruno, che sul completamento in sicurezza della strada a quattro corsie ne ha fatto una battaglia, coinvolgendo tutti: la città, il mondo imprenditoriale e sindacale, per quello che, ripete, è un «diritto sacrosanto».
Alla fine sarà il CIPE a decidere dopo aver raccolto tutti i pareri entro gennaio (positivo quello della Regione e del Comune, quello del Ministero delle Infrastrutture e del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, negativo quello del MIBAC, positivo quello dell’ambiente solo a condizione che si tratti di 4 corsie urbana). La parola quindi dai primi di febbraio passerà al Governo e al CIPE. «Noi non dobbiamo abbassare la guardia. E continueremo a mobilitarci con forza e con determinazione, più di prima» sottolinea Mario Bruno, che nel mese di novembre aveva dato vita ad una clamorosa protesta, spostando temporaneamente la sede istituzione proprio dove la strada a 4 corsie s'interrompe, mentre il Consiglio comunale ha avviato l'iter per indire il referendum popolare.
Nel frattempo i Sindaci della Rete Metropolitana e quelli del territorio, le associazioni di categoria e i sindacati, si ritroveranno lunedì 14 gennaio (alle ore 17), nella sala comunale di via Columbano ad Alghero per una nuova riunione sul tema della quattro corsie. Non è escluso a questo punto che possano essere assunte nuove, clamorose, forme di protesta e mobilitazione perchè venga assicurato quello che, in molti, considerano un diritto irrinunciabile per il futuro economico e sociale del territorio.
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