Red
2 maggio 2019
T-Challenge a Cagliari: la scuola a teatro
Da sabato 4 a domenica 12 maggio, l’Auditorium comunale di Piazza Dettori ospiterà otto scuole in gara per la “battaglia teatrale”, che si svilupperà in quattro intense giornate

CAGLIARI - Si alza il sipario su “T-Challenge”, il progetto del Cedac per la formazione e la diffusione della cultura teatrale che per il “numero zero” ha visto il coinvolgimento di otto istituti della scuola secondaria di secondo grado nell’Area metropolitana di Cagliari, con la diretta partecipazione degli studenti, impegnati nell’allestimento di altrettanti spettacoli sotto la guida dei registi, in vista dell’atto finale, la “Battaglia teatrale”, in programma sabato 4, domenica 5, sabato 11 e domenica 12 maggio, all’Auditorium comunale, in Piazza Dettori, a Cagliari. T-Challenge nasce con l’obiettivo di portare alla luce i segreti del teatro e farne rivivere la sua magia “dentro” la scuola, facendo incontrare studenti e professionisti della scena e coinvolgendo i ragazzi nella realizzazione di una mise en scène, in qualità di “autori” ed “interpreti”, dalla (ri)lettura e l’adattamento di grandi classici all’elaborazione di una drammaturgia originale, dallo studio dei personaggi e l’analisi dei conflitti alla creazione di scenografie e costumi, musiche e luci. Un progetto ambizioso per far scoprire ai ragazzi i meccanismi della costruzione di uno spettacolo teatrale, in rapporto ad un testo scritto, ma anche e soprattutto alle loro emozioni ed istanze espressive, fornendo loro strumenti e conoscenze tecniche sul mestiere dell’attore e sulle diverse arti della scena, rendendoli protagonisti di un’esperienza che riproduca dinamiche e situazioni reali ed offra ai giovani artisti e tecnici l’occasione di mettere alla prova il loro talento e le proprie inclinazioni.
T-Challenge è anche un contest in cui un sano spirito di competizione permetterà ai partecipanti di dare il meglio di se attraverso un gioco di squadra, dove l’impegno di ciascuno contribuirà in maniera significativa al risultato finale, in un’architettura fatta di voci e suoni, azioni ed intenzioni, che concorrono a formare un’unica visione. Tra le sinergie e le collaborazioni con alcune figure di spicco ed interessanti realtà del panorama isolano, anche il prezioso apporto della Fondazione Teatro Lirico di Cagliari, che mette a disposizione alcuni dei suoi costumi per lo spettacolo “Locandiera”. Il “meraviglioso gioco del teatro” diventa così strumento di formazione e di crescita individuale e collettiva, un’occasione per confrontarsi con temi fondamentali e questioni cruciali per il tempo d'oggi, dall’esercizio del potere al gioco della seduzione, dall’emancipazione femminile al confronto con pregiudizi, incertezze e paure, e per dar forma a pensieri ed emozioni su un palcoscenico con arte e fantasia.
Il progetto coinvolge il Liceo Classico “G.M.Dettori”, il Liceo Scientifico “Antonio Pacinotti” ed il Liceo Scientifico “Michelangelo”. l’Ipsia “Antonio Meucci”, l’Istituto Tecnico-Liceo Scientifico delle scienze applicate “Michele Giua” e l’Istituto Tecnico economico “Pietro Martini” di Cagliari, l’Istituto d'istruzione superiore “Primo Levi” ed il Liceo Statale Scientifico artistico “Giuseppe Brotzu” di Quartu Sant’Elena. In seno a ciascun istituto, con la supervisione dei rispettivi docenti, son sorte le “compagnie teatrali”, che metteranno in scena otto spettacoli, attingendo ai capolavori della storia del teatro, dalla commedia greca alle pièces contemporanee oppure al proprio immaginario ed al proprio vissuto per costruire una nuova partitura. Un ampio ventaglio di scelte (da Aristofane ad Alfred Jarry, da Achille Campanile a Michael Frayn, da William Shakespeare a Carlo Goldoni ed a Umberto Simonetta) per esplorare le molteplici espressioni e la pluralità dei linguaggi del teatro in diverse epoche, ma pur sempre all’interno della costante dialettica fra arte e società. Ciascun regista ha condiviso con gli studenti le sue competenze ed il suo peculiare approccio verso un’opera teatrale, mettendo in luce le caratteristiche strutturali e formali del testo, la modernità (o arcaicità) della lingua e le tematiche trattate, con la possibilità di adattare e modificare le parole o l’ambientazione, in rapporto a una sensibilità contemporanea.
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