Per l´ex sindaco di Alghero una delle conferenze stampa più difficili della sua carriera. «Messo di lato» Camerada e sconfitta di netto la linea Azzurra, i vertici locali ritirano sull´osteggiato Mario Conoci. Le parole di Marco Tedde e Ferdinando Manconi
ALGHERO - In scena oggi ad Alghero, nella sede elettorale di Marco Tedde, una delle conferenze stampa più difficili di sempre per l'esperto leader di Forza Italia. Dopo settimane di contrasti e veleni, infatti, la ritirata di Nunzio Camerada dalla candidatura per la poltrona di Sindaco segna anche, con tutta probabilità, la fine di un'era nella città di Alghero. Difficile, per ora, capire quale sia stata la contropartita alla
resa, ma in molti all'interno del partito lasciano chiaramente intendere il forte interessamento regionale alla base della scelta
forzista.
Lo scettro comunque, dopo un'acerrima contesa, rimane nelle mani del Psd'Az (elettoralmente poco o per nulla rappresentato negli ultimi anni in Riviera del Corallo) e della più arrembante Lega di Michele Pais, il presidente del Consiglio regionale fuoriuscito proprio da Forza Italia. Una contesa risolta all'ultimo, che adesso impone alla nutrita schiera di partiti in coalizione una vera dimostrazione di lealtà nei confronti di un candidato, Mario Conoci, osteggiato con tutte le forze fino all'ultimo istante.
I veri leader si vedono anche e soprattutto nelle sconfitte, perfino in quelle più cocenti: così Marco Tedde ci mette la faccia, raduna tutti i candidati comprensibilmente frastornati, e nonostante il travaglio che probabilmente lo avrà condizionato nelle ultime 24ore rilancia pubblicamente la sfida nel tentativo di riprendersi la scena: «è grazie al passo di lato di Camerada se oggi la coalizione ritrova l'unità» sottolinea Tedde, «ora ripartiamo per vincere le elezioni grazie alla squadra
carrarmato».