Red
14 settembre 2019
Riscaldamento: 6,5mln per il Cagliaritano
Contributi ai Comuni dell’hinterland di Cagliari per incentivare la sostituzione degli impianti di riscaldamento domestico a bassa efficienza con quelli ad alta efficienza. È quanto prevede una delibera approvata ieri dalla Giunta Solinas, su proposta dell’assessore regionale della Difesa dell’ambiente Gianni Lampis

CAGLIARI – 6,5milioni di euro di contributi ai Comuni dell’hinterland di Cagliari per incentivare la sostituzione degli impianti di riscaldamento domestico a bassa efficienza con quelli ad alta efficienza. È quanto prevede una delibera approvata ieri (giovedì) dalla Giunta Solinas, su proposta dell’assessore regionale della Difesa dell’ambiente Gianni Lampis.
«Si tratta di un finanziamento importante – sottolinea Lampis – per interventi che rientrano tra le misure tecniche previste dal Piano regionale di qualità dell’aria, la cui adozione si è resa necessaria per ridurre le emissioni delle principali fonti di inquinamento nell’agglomerato di Cagliari, dove nel 2011 sono stati registrati superamenti dei valori limite dei livelli delle polveri sottili». Le principali sorgenti di emissione di Pm10 sono proprio quelle collegate al riscaldamento domestico. I caminetti, le stufe tradizionali e le caldaie di piccole dimensioni contribuiscono da soli al 56percento del carico emissivo di polveri, ed all’83percento del carico totale di un altro parametro inquinante, il benzo(a)pirene.
Il provvedimento approvato dalla Giunta prevede uno stanziamento di 3milioni e 920mila euro per il 2019 e di 2milioni e 459mila euro per il 2020. I Comuni interessati, oltre a Cagliari, sono Elmas, Monserrato, Quartu Sant’Elena, Quartucciu e Selargius, che riceveranno i contributi secondo un criterio di ripartizione basato sulla popolazione potenzialmente esposta all’inquinamento atmosferico rilevato, individuata in funzione del numero di abitanti residenti. Le Amministrazioni comunali dovranno attivare una procedura di evidenza pubblica, esclusivamente mediante pubblicazione di un bando, nel quale verranno indicati i criteri ed i requisiti minimi di partecipazione.
Nella foto: l'assessore regionale Gianni Lampis
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