ALGHERO – Un’ennesima tegola si abbatte sul bando di concorso per l’assegnazione delle nuove sedici licenze taxi. Mercoledì 7 Novembre è stata depositata nella segreteria del Consiglio di Stato la sentenza n.5776, che accoglie un ricorso che chiedeva l’annullamento del requisito della proprietà o disponibilità in leasing della macchina all’atto della presentazione della domanda e la riammissione del candidato nella graduatoria dalla quale era stato escluso, proprio a motivo della sua dichiarazione di impegnarsi ad acquistare l'auto qualora risultasse vincitore di concorso. Chi ha effettuato il ricorso, come prevede la normativa, si è prima rivolto al Tar, che ha respinto il ricorso considerandolo irricevibile ed inammissibile, successivamente al Consiglio di Stato il quale l’ha, invece, accolto in pieno ritenendolo oltre che ammissibile e tempestivo, fondato nel merito. In buona sostanza il secondo grado di giudizio ha sentenziato che «la dichiarazione di impegno ad acquistare la macchina, presentata (in luogo di quella di proprietà all'atto della presentazione della domanda) era ragionevolmente coerente con la struttura della procedura di gara, la cui graduatoria è destinata a restare utilizzabile per il lungo arco temporale di 5 anni. Detta circostanza - continua la sentenza - rende evidente la scarsa logicità di stabilire un requisito soggettivo riferito temporalmente alla presentazione della domanda di partecipazione al concorso, anziché alla data di effettivo inizio del servizio». Alla soccombenza del giudizio segue l’addebito delle spese tant’è che il Comune dovrà rifondere al ricorrente quattromila euro. Il ricorrente, riformulando la graduatoria così come previsto dalla sentenza, andrebbe a collocarsi al quinto posto, ma la telenovela non finisce qui. Altri candidati esclusi hanno presentato ricorso e, alla luce di questa autorevole decisione , le loro già ottime probabilità di vederselo accolto crescono in maniera esponenziale. In un caso specifico il candidato in esame andrebbe a collocarsi al secondo posto, con successivo slittamento del primo ricorrente al sesto, ma comunque in posizione utile per essere fra quelli che hanno ottenuto la licenza all'inizio dell'anno (il bando di concorso prevedeva infatti sei licenze subito, appunto già assegnate, e dieci spalmate in cinque anni). I due soggetti in esame, perciò, perso un anno di lavoro. L’Amministrazione verrà chiamata a rifondere, anche, il mancato guadagno? Non dimentichiamo il ricorso presentato da otto tassisti che richiede l'annullamento del bando e che, se accolto, andrebbe ad annullare tutto ciò che dall’espletamento delle procedure di esecuzione del bando stesso ne è derivato. I tassisti hanno ragione di credere che tale ricorso verrà accolto, ricordando che già all’inizio del 2005 il Tar Sardegna ne ha accolto uno, tanto è vero che il primo concorso fu annullato per poi pubblicare, nel Settembre dello stesso anno, quello attuale. Lunedì 8 Ottobre i rappresentanti di categoria hanno depositato al protocollo istanza di udienza all’assessore allo Sviluppo Economico proprio per cercare di dipanare questa matassa e trovare una
soluzione che accontenti tutte le parti in gioco, ma ancora non hanno ottenuto risposta.