La sperimentazione messa in atto dal Comune di Alghero con l'azienda di Quartu Sant'Elena sulla posidonia di San Giovanni, alla base della menzione speciale del rapporto green dalla Fondazione sviluppo sostenibile con Ispra e Ministero dell'Ambiente
ALGHERO - Il Comune di Alghero apripista nella sperimentazione delle buone pratiche di pulizia degli arenili. Tanto che
l'attività avviata con successo a San Giovanni con l'azienda di Quartu Sant'Elena, è alla base della menzione speciale del rapporto
green presentato nei giorni scorsi a Roma dalla Fondazione sviluppo sostenibile con l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, il Ministero dello Sviluppo Economico. Si tratta del decimo rapporto dell’Italia del Riciclo che mette in luce i trend del settore nell’ultimo decennio ed evidenzia le principali criticità affrontate dal comparto.
Alla società Ecocentro Sardegna Srl va l'importante riconoscimento «per aver messo in opera un'avanzata tecnologia di lavaggio che permette la perfetta separazione dei rifiuti provenienti dalla pulizia degli arenili dalla frazione sabbiosa, consentendo il recupero e l'avvio a riciclo della frazione organica raccolta e, contestualmente, la reintroduzione della quota di sabbia prelevata, preservando le spiagge dai fenomeni di erosione». Si tratta proprio del sistema testato nell'ormai ex sito di stoccaggio di Alghero, fino alla scorsa Primavera una vera e propria discarica a cielo aperto in centro città, oggetto per lunghi anni di continue lamentele e ripercussioni negative sotto l'aspetto igienico e turistico.
Grazie alla scelta attuata dal Comune, con l'utilizzo della soluzione brevettata proprio dalla ditta di Quartu, la posidonia è stata inizialmente rimossa e la sabbia completamente ripulita. Con percentuali che hanno sfiorato addirittura il 50%. Tanto che, con parte della sabbia recuperata e restituita all'arenile algherese, dal mese di giugno la città ha visto rinascere quel tratto di spiaggia urbana [
GUARDA]. Un'altra buona parte attende invece di essere prelevata dai capannoni cagliaritani e trasportata in Riviera del Corallo. Per l'ex assessore all'Ambiente del Comune algherese, cui va ascritto il merito di aver avviato la sperimentazione in un settore difficile ed estremamente legato dalla normativa, certamente una soddisfazione doppia.
Lui si gode il risultato dopo mesi di strumentali polemiche: «Serietà e lungimiranza pagano» il commento di Raniero Selva, soddisfatto di aver lasciato agli uffici un'eredità importante che consentirà la corretta gestione degli arenili, grazie anche alle importanti scelte effettuate con l'appalto triennale per la pulizia delle spiagge e il nuovo sito a
Cuguttu. «La strada è tracciata ma non c'è da perdere un solo mese» precisa. Il suo pensiero va infatti alle montagne di posidonia e sabbia del 2019 oggi accatastate nei pressi del Palazzo dei Congressi: c´è il rischio di ricreare un nuovo sito di accumulo ingestibile, il tempo stringe e servono risorse per recuperare quella che per la città è una risorsa insostituibile, l'oro bianco [
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