Red
2 aprile 2020
Nigeriano arrestato dopo nove anni di latitanza
Il 42enne, ricercato dal 2012 dopo essere sfuggito alla cattura in una delle prime operazioni in territorio nazionale finalizzate al contrasto della criminalità organizzata nigeriana operante nel settore del traffico di esseri umani, è stato arrestato a Castelvolturno in un´operazione coordinata dei Carabinieri di Sassari e Napoli

SASSARI - È stato localizzato e catturato nella notte scorsa il 42enne nigeriano ricercato dal 2012 dopo essere sfuggito alla cattura in una delle prime operazioni in territorio nazionale finalizzate al contrasto della criminalità organizzata nigeriana operante nel settore del traffico di esseri umani. L’operazione “Terra promessa 2”, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Cagliari, era scattata il 2 luglio 2012 nei confronti di ventisei indagati, quasi tutti nigeriani; tuttavia, in quella occasione, l'uomo era riuscito a sottrarsi alla cattura e ad assicurarsi per tutti questi anni lo stato di irreperibilità, anche grazie all’uso di documenti d’identità contraffatti.
Tutta l’inchiesta si è sostanzialmente sviluppata in due fasi, la prima delle quali si è conclusa con sentenza di condanna a pena detentiva per complessivi 108 anni di carcere, mentre il secondo procedimento, quello che riguarda anche il 42enne, si trova ancora nella fase dibattimentale. Dopo insistenti e complesse ricerche i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Sassari, direttamente coordinati dal procuratore aggiunto della Ddat di Cagliari Paolo Deangelis, sono riusciti a localizzare il latitante in un appartamento di Castelvolturno (in provincia di Caserta), dove intorno alla mezzanotte i militari del Reparto Territoriale di Mondragone (nella stessa provincia), ed in particolare quelli della Stazione Carabinieri di Castelvolturno e del Ros Carabinieri di Napoli hanno fatto irruzione, identificato ed arrestato il ricercato.
Nei confronti del nigeriano pendeva un’ordinanza di custodia cautelare in carcere contenente pesantissimi capi d’accusa, stante che era considerato al vertice di un’organizzazione criminale operante in territorio nazionale ed all’estero dedita alla commissione di plurimi delitti in materia di traffico di esseri umani, riduzione e mantenimento in stato di schiavitù, tratta di persone e/o acquisto e vendita di esseri umani; nonché plurimi delitti in materia di induzione, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione ed infine plurimi delitti di favoreggiamento ed organizzazione dell’immigrazione clandestina, compresa l’organizzazione di matrimoni fittizi in più Stati. In particolare, nel settore dello sfruttamento della prostituzione, le indagini fecero emergere che l'uomo gestiva una vastissima rete di prostitute non solo in Italia, ma anche nella Repubblica Ceca, in Svizzera e in Francia. Dopo l'arresto di oggi (giovedì), l'extacomunitario è stato associato alla Casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere in attesa di interrogatorio del giudice per le indagini preliminari.
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