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Red 31 ottobre 2020
Scuolabus: «Ritardo ingiustificabile della Giunta»
«La Regione Sardegna dica come sono stati spesi i soldi del Governo. Ancora una volta dobbiamo registrare un ritardo ingiustificabile della Giunta Solinas», sottolinea il deputato sardo del Movimento 5 stelle Nardo Marino in materia di trasporto pubblico locale
Scuolabus: «Ritardo ingiustificabile della Giunta»

CAGLIARI - «La Regione Sardegna spieghi come sono stati utilizzati i fondi erogati dal Governo per il potenziamento del trasporto pubblico locale e perché, durante le conferenze tra Stato e Regioni per confrontare i dati e le problematiche specifiche, continua a marcare visita». La richiesta arriva da Nardo Marino, deputato sardo del Movimento 5 stelle e componente della Commissione Trasporti della Camera. «All’appuntamento tra Governo e Regioni, per indicare le situazioni di criticità e evidenziare le richieste di aumento dei mezzi per evitare l’affollamento, la Sardegna risulta “np”, non pervenuta. Nello schema di monitoraggio sull’attivazione di bus turistici e servizi supplementari, la Sardegna è assente», sottolinea Marino.

Il Decreto Rilancio di maggio ha autorizzato la spesa di 300milioni di euro per le Regioni: fondi da destinare all’implementazione del servizio di scuolabus con l’obiettivo di contenere le presenze degli studenti nello stesso mezzo. Una formula semplice: più scuolabus, meno riempimento. Anche il Decreto Agosto ha riservato attenzione al problema e con il DI n.340/2020 sono stati ripartiti 412milioni (su 500) a titolo di anticipazione, destinandone 406 alle Regioni. «La scorsa settimana, durante il monitoraggio su piano nazionale, la Sardegna è risultata assente – commenta l'esponente pentastellato – Non risulta alcun dato circa l’attivazione di mezzi di supporto per evitare gli assembramenti degli studenti. Questo accade mentre le immagini degli autobus scolastici affollati dove è impossibile rispettare le regole del distanziamento anti-Covid e il rifiuto degli stessi studenti di avvalersi dei bus con proteste inscenate davanti alle fermate, continuano a occupare le cronache regionali».

«Il confronto tra il Governo e le Regioni per evitare che gli assembramenti degli studenti – continua ancora il deputato – è iniziato molto prima dell’estate. Si sapeva che il problema era reale e la Sardegna aveva la possibilità di affrontarlo in netto anticipo rispetto all’inizio dell’anno scolastico. La sensazione è che Cagliari abbia preso coscienza della grave situazione solo grazie alle proteste di chi lo vive quotidianamente, i nostri studenti». Risale a inizio ottobre la leggina con la quale la Regione Sardegna ha stanziato 2milioni di euro per garantire agli studenti di raggiungere la scuola in totale sicurezza. «Dopo l’annuncio diffuso a mezzo stampa, cosa è stato fatto concretamente per risolvere il problema», chiede Marino che, nei giorni scorsi, durante l’audizione dei rappresentanti della Conferenza delle regioni e delle Province autonome sullo stato del trasporto pubblico locale con riferimento all’emergenza sanitaria, ha registrato l’ennesima assenza della Regione Sardegna. Dal Palazzo cagliaritano non è arrivato alcun dato sull’attivazione dei bus turistici o sulle strategie alternative di riorganizzazione del servizio di scuolabus. «La Sardegna – chiosa il membro del M5s - ha aspettato l’inizio dell’anno scolastico per prendere in mano una situazione che si sapeva sarebbe stata esplosiva»

Nella foto: il deputato Nardo Marino



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