Red
7 novembre 2020
Oltre 188mila euro sequestrati a due imprenditori
Nell’ambito dell’azione a tutela della spesa pubblica, le Fiamme gialle della Tenenza di Muravera hanno dato eseguito un provvedimento emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Cagliari nei confronti dei due titolari di una società di Muravera, aggiudicataria dell’appalto con il locale Comune per la pulizia delle strade

MURAVERA - Nell’ambito dell’azione a tutela della spesa pubblica, le Fiamme gialle della Tenenza di Muravera hanno dato eseguito un provvedimento emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Cagliari nei confronti dei due titolari di una società di Muravera, aggiudicataria dell’appalto con il locale Comune per la pulizia delle strade. Le misure disposte prevedono l’interdizione per i due indagati dall’esercizio dell’attività d’impresa per sei mesi e il sequestro di somme e beni per un importo equivalente di 214.550euro. Il provvedimento scaturisce da un’indagine avviata dopo precedenti controlli in ambito di sommerso da lavoro: nel corso delle attività, i finanzieri, oltre a verificare la corretta osservanza delle disposizioni in materia giuslavoristica da parte della società, hanno esteso le proprie ispezioni al complesso della gestione aziendale, rilevando, fin da subito, alcune anomalie.
Infatti, dall’esame della documentazione contabile, sarebbe stato notato come, nel corpo delle fatture presentate al Comune per la prestazione della pulizia delle strade cittadine, la società avevesse inserito costi inerenti la manutenzione e l’impiego di tre macchinari, che non erano mai stati nella disponibilità del parco logistico dell’azienda. Ulteriori perplessità sono emerse dopo l’analisi sull’effettivo e corretto smaltimento dei rifiuti raccolti: l’esame della documentazione, integrata da sopralluoghi e riscontri effettuati con il supporto della Stazione di Muravera del Corpo forestale di vigilanza ambientale della Sardegna, ha portato a ipotizzare lo smaltimento illegale di rifiuti per oltre 1.500tonnellate consistenti, tra gli altri, in sfridi di demolizioni edilizie, pneumatici e batterie per auto, cui faceva conseguentemente seguito il sequestro di un terreno di 8ettari nella disponibilità di uno dei soci, utilizzato come discarica abusiva.
Per i due responsabili della società, è quindi scattata la denuncia alla Procura della Repubblica del Tribunale di Cagliari per l’ipotesi di reato di illecito smaltimento di rifiuti speciali e di truffa ai danni dello Stato, oltre la segnalazione al competente Ispettorato territoriale del lavoro per l’impiego di manodopera in nero. I finanzieri, in esecuzione al provvedimento giudiziario, hanno sottoposto a sequestro preventivo somme di denaro, quote societarie e un immobile per un valore complessivo pari a 188.400euro. In relazione alle irregolarità e alle inadempienze rilevate, l’Autorità cittadina ha sospeso e poi revocato il contratto d’appalto in essere con la società.
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