Red
22 marzo 2021
Economia: «Sardegna rapida a saldare fatture»
Tra i Comuni più popolosi, il record è di Alghero, con 18milioni di euro in dodici giorni. Ventisette giorni la media delle Amministrazioni locali isolane per saldare fatture a imprese e professionisti. Sardegna quinta in Italia per velocità: il 71percento dei Comuni paga entro i termini di legge

ALGHERO - Per le imprese e i professionisti che lavorano con i Comuni della Sardegna, arrivano notizie positive sul pagamento delle fatture: il 71,8percento di questi riesce a saldare i propri debiti entro i trenta giorni di legge. Sono 271 (su 377) le Amministrazioni locali isolane che rispettano il termine ordinario di trenta giorni stabilito dalle leggi vigenti. La media dei tempi di pagamento dei lavori effettuati nell’Isola scende a ventisette giorni: l'Isola si piazza così al quinto posto nazionale per velocità di erogazione. Analizzando il recente passato, nel 2015, i dati raccontavano di come ai Comuni dell’Isola per saldare le fatture alle imprese occorressero, in media, 103 giorni. Due anni dopo, nel 2017, in media ne servivano quarantadue. A certificare questi risultati è la rilevazione dall’Osservatorio per le Micro e piccole imprese di Confartigianato imprese Sardegna dal titolo “Tempi di pagamento della Pubblica amministrazione: i dati dei Comuni nei primi tre mesi del 2020”, su dati del Ministero dell’Economia e delle finanze, resi disponibili il 24 febbraio.
Sui 730milioni di euro che gli Enti locali sardi hanno saldato alle imprese e ai professionisti, nei primi nove mesi dello scorso anno, gli estremi isolani vanno dal record positivo di Cargeghe, che ha saldato 649mila euro di fatture con una media di cinque giorni, fino al primato negativo di Bultei, che ha bonificato 19mila euro in novantanove giorni (tra l’altro, su un totale di oltre un milione di debiti). Tra i Comuni più popolosi, il record è di Alghero: 18milioni di euro in dodici giorni. Segue Selargius, con oltre 11milioni di euro in undici giorni. Tra i capoluoghi, il primo è Sassari, con 45milioni erogati alle imprese in sedici giorni (quarta città in Italia), seguito da Olbia con 32milioni in ventuno giorni. Il capoluogo regionale Cagliar, rientra nel rispetto della legge per un solo giorno: 76milioni di euro di lavori sono stati bonificati in ventinove giorni. Tra i 106 Comuni i cui pagamenti sono fuori dai termini di legge, c'è Nuoro con trentasette giorni per pagare quasi 15milioni di appalti, Quartu Sant'Elena con quaranta giorni per circa 20milioni e Oristano con quarantasette giorni per bonificare 16milioni di fatture. Cinquantasette Comuni pagano tra i trentuno e i quaranta giorni, venticinque tra i quarantuno e i cinquanta giorni, undici tra i cinquantuno e i sessanta giorni, dodici Comuni oltre i sessanta giorni. Tra le province, la migliore è sempre quella di Sassari, con una media di ventuno giorni, seguita dal Sud Sardegna con ventisei e Cagliari con trenta.
«Possiamo dire che questi dati, se paragonati a ciò che accadeva solo cinque anni, ci confortano - commenta il presidente della Confartigianato imprese Sardegna Antonio Matzutzi – però vedere come ancora che un terzo dei Comuni sardi non rispetti il diritto delle imprese ad essere pagate in tempi certi, ci fa preoccupare e non saremo completamente soddisfatti finché non vedremo tutte le Amministrazioni locali rientrare nei termini di legge e onorare i propri debiti. La maggior parte dei Comuni paga con ancora più celerità rispetto a quanto imposto dai termini di legge, erogando quasi all’istante anche cifre importanti: è fondamentale che anche gli altri Enti mettano in campo tutto quello che serve per fare altrettanto e rispettare tale buona pratica. Come ripetiamo da anni, la soluzione contro i ritardi e per rispettare il diritto delle imprese ad essere pagate in tempi certi sarebbe quella di applicare la compensazione diretta e universale tra i debiti e i crediti degli imprenditori nei confronti dello Stato. Capiamo come ci siano ancora tante difficoltà finanziarie e organizzative, ma non capiamo perché debbano farne le spese i professionisti e le imprese. Il ritardo dei pagamenti è una condizione che pone, e ha posto anche in passato, tante piccole imprese sarde nella condizione di rinunciare a partecipare ai bandi pubblici per paura delle lungaggini e dei contenziosi in questo periodo, dove si parla tanto di un più facile accesso delle microimprese agli appalti di opere pubbliche, il cui avvio potrebbe servire a immettere nel mercato importanti risorse economiche, a creare lavoro e a salvare imprese e posti, il problema è che se poi i pagamenti vengono effettuati in maniera tardiva, le imprese soffrono enormemente».
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