Red
8 maggio 2021
«Risposte urgenti sulla mancanza di pediatri in città»
«Sui disservizi nella pediatria di libera scelta di Sassari servono risposte. Non è possibile lasciare sguarnito, con un numero ridottissimo di pediatri in tutta la città, un servizio così importante in un momento di crisi sanitaria», dichiara il consigliere regionale dei Progressisti Antonio Piu

SASSARI - «Sui disservizi nella pediatria di libera scelta di Sassari servono risposte. Non è possibile lasciare sguarnito, con un numero ridottissimo di pediatri in tutta la città, un servizio così importante in un momento di crisi sanitaria: non è rispettoso nei confronti dei piccoli pazienti e delle famiglie interrompere il rapporto fiduciario tra medico e paziente senza l’opportuno preavviso e senza il necessario ricambio». Antonio Piu, consigliere regionale del gruppo dei Progressisti, ricorda i diversi passaggi che hanno portato a questa situazione.
«Nel settembre del 2020, avevo iniziato un lungo percorso fatto di interlocuzioni, proteste, accordi e, fra mille difficoltà, si era giunti alla nomina provvisoria di tre pediatri di libera scelta ad integrazione parziale dei pediatri che in quel periodo sarebbero andati in pensione. Avevo preso l'impegno di portare avanti le richieste sia per la stabilizzazione dei tre nominati che per l'inserimento di altri pediatri in organico. A questo iniziativa – ricorda l'esponente progressista - avevano aderito anche i vertici di Ats, che non solo avevano inserito nel bando di gara la durata dei contratti stabilita in dodici mesi dalla nomina, ma avevano anche preso l'impegno di stabilizzare o rinnovare a scadenza i pediatri individuati».
«Con grande stupore di tutti, anche dei pediatri stessi visto il metodo attraverso cui ne sono venuti a conoscenza, l'Ats il 17 aprile ha comunicato che a far data dal 30 aprile i piccoli pazienti dei tre pediatri provvisori avrebbero dovuto trovare nuova sistemazione: 2mila bambine e bambini dovrebbero, secondo Ats, trovare una nuova sistemazione in una decina di giorni, cercando spazio nelle liste dei tre pediatri titolari che sono vicini al limite massimo di pazienti gestibili. Oltre al disservizio arrecato» - conclude Piu - nelle scelte fatte da Ats conta poco se il rapporto tra genitori e piccoli pazienti da una parte e pediatra dall'altro è fatto di conoscenza e fiducia reciproci e che alcuni piccoli pazienti abbiano patologie che richiedono continuità di cura e monitoraggio. Vogliamo che i pediatri con incarico provvisorio siano confermati almeno fino alla scadenza prevista dal bando di assunzione, ovvero novembre 2021, e che si garantisca poi la stabilizzazione o il rinnovo dell'incarico a scadenza».
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