Red
22 giugno 2021
«Sanità ad Alghero, una vergogna»
«Terapia intensiva dell’Ospedale Civile di Alghero non solo non accreditata, ma non funzionante, Dea di primo livello per il nostro ospedale saltato, otto anestesisti verso Olbia, zero verso Alghero. Anche il nuovo ospedale può aspettare», denunciano gli esponenti del Centrosinistra cittadino

ALGHERO - «Terapia intensiva dell’Ospedale Civile di Alghero non solo non accreditata, ma non funzionante, Dea di primo livello per il nostro ospedale saltato, otto anestesisti verso Olbia, zero verso Alghero. Anche il nuovo ospedale può aspettare, il presidente Solinas ha annunciato che i nuovi ospedali si faranno a Cagliari, Sassari e nel Sulcis. Cioè si preferisce utilizzare vergognosamente la sanità per regolare conti interni e compensazioni politiche in vista del rimpasto, non per garantire equità tra i cittadini e tra i pazienti».
Questa la dettagliata denuncia dei consiglieri comunali dei gruppi consiliari del Centrosinistra Per Alghero, Futuro Comune, Sinistra in Comune e Partito democratico, che sottolineano come sia «chiaro che ai politici leghisti algheresi (sindaco e rappresentante in Regione) va bene così. Preferiscono stare zitti per non disturbare troppo, piuttosto che difendere gli interessi della città che li ha eletti. Non contano niente. Non valgono nulla neanche le delibere unanimi del Consiglio comunale, le comparsate dell’assessore della Sanità, le previsioni del Piano sanitario regionale, quelle della rete ospedaliera».
«Diciamo basta tutti insieme alle vane promesse e ai lanci pubblicitari di politici che settimanalmente riempiono tv, giornali, siti internet e corsie ospedaliere con rappresentazioni di una sanità che ad Alghero non c’è. In una situazione così delicata – concludono Gabriella Esposito, Mario Bruno, Pietro Sartore. Raimondo Cacciotto, Ornella Piras, Valdo Di Nolfo e Mimmo Pirisi - l'Amministrazione, con il sostegno di tutte le forze politiche e sociali cittadine, deve manifestare e mettere in campo una dialettica determinata e incisiva con l’assessore della sanità e il presidente della Regione, senza prese in giro ai cittadini. Senza infingimenti e difesa di casacche sempre più ingombranti».
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