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Cor 18 settembre 2021
Bilancio: il giudizio delle imprese sulla finanziaria
Dopo l’intervento dei sindacati i lavori della commissione Bilancio sono proseguiti con l’audizione a distanza dei rappresentanti del mondo delle imprese profit e sociali, dei commercianti e del settore agricolo
Bilancio: il giudizio delle imprese sulla finanziaria

CAGLIARI - Dopo l’intervento dei sindacati i lavori della commissione Bilancio sono proseguiti con l’audizione a distanza dei rappresentanti del mondo delle imprese profit e sociali, dei commercianti e del settore agricolo. Ha esordito per Confindustria il presidente Maurizio De Pascale, che ha parlato apertamente di «una fase di rilancio dell’economia sarda, rilancio che va però accompagnato da interventi concreti e strutturali per evitare che sia soltanto congiunturale, come quello che in parte sta riguardando l’edilizia a seguito di misure come il 110 per cento». Il numero uno della grande impresa isolana ha giudicato «positivo l’intervento riservato in legge al settore manifatturiero e turistico» mentre ha sollecitato «un ulteriore sforzo a sostegno dell’internazionalizzazione».

Per Giorgio Delpiano (Confapi) «è necessario che tutte le misure stanziate siano assegnate velocemente. Chiediamo inoltre un incremento del fondo Resisto per sostenere le politiche del lavoro e un intervento concreto e pianificato sul tema dell’edilizia scolastica». Sulla necessità di velocizzare i pagamenti della Regione sono intervenuti anche Daniele Serra (Confartigianato) e Francesco Porcu (Cna), che ha sollecitato l’adozione di “ristori per i settori produttivi scoperti”.
Per Coldiretti ha preso la parola Alfonso Orefice che ha segnalato «il mancato raccordo tra il Psr in atto e l’articolo 8 del PL 284», ossia il testo di legge che contiene la manovra. Critiche per i ritardi anche da Maurizio Onorato (Confagricoltura) e Francesco Erbì (Cia), secondo cui «il Pl 284 sostanzialmente trascura il settore agricolo».

Da Coop Agri è arrivata la precisa richiesta di maggiori sostegni per gli allevatori danneggiati dalla blue tongue. «Non bastano due milioni e mezzo di euro», ha detto il presidente Pietro Tandeddu sollecitando anche maggiori investimenti sul fronte del sostegno ai percorsi di internazionalizzazione delle imprese sarde. Anche da Legacoop con Ignazio Angioni e Agc con Sergio Cardia sono giunte osservazioni critiche sulla manovra e l’invito “a non curare il malato Sardegna con il semolino” mentre Sara Pintus (Confcommercio) ha evidenziato «poca attenzione verso il mondo del commercio, che pure in un anno ha registrato un calo di consumi di circa 1600 euro per residente». I lavori della commissione proseguiranno martedì prossimo dalle 11 con le ultime audizioni e poi la discussione generale sulla manovra.



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