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S.A. 16 marzo 2022
Il Mondo a Scatti: il documentario ad Alghero
A Lo Quarter Il mondo a scatti di Cecilia Mangini e Paolo Pisanelli. Il documentario, presentato alle Biennale di Venezia, sarà accompagnato dal regista
Il Mondo a Scatti: il documentario ad Alghero

ALGHERO - Dopo la proiezione che si svolgerà oggi, 16 marzo, a Carbonia, approderà anche ad Alghero il mini tour del film "Il mondo a scatti", realizzato da Cecilia Mangini e Paolo Pisanelli, presentato alle Giornate degli Autori della Biennale di Venezia 2021. L’appuntamento è per venerdì 18 marzo nella Sala Conferenze de Lo Quarter, alle 18.30. Le due proiezioni sono organizzate dai Centri Servizi Culturali della Società Umanitaria di Carbonia e di Alghero, con il sostegno della Sardegna Film Commission. Per la proiezione di Alghero l’ingresso è gratuito ma è consigliata la prenotazione telefonando allo 079 97 43 75, dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 18.00, o scrivendo all’indirizzo email alghero@umanitaria.it.

La proiezione, come quella di Carbonia, sarà accompagnata dal regista Paolo Pisanelli, che ha costruito il film insieme a Cecilia Mangini, straordinaria documentarista scomparsa nel gennaio 2021, come un intreccio tra vita privata e carriera, tra passato e presente, come un viaggio nel mondo delle immagini e delle sue trasformazioni.
Cecilia Mangini, inarrestabile novantenne, prima donna a realizzare documentari nel dopoguerra, vero e proprio monumento del cinema italiano, incontra Paolo Pisanelli, fotografo, documentarista e direttore artistico di Cinema del Reale, festa di autrici, autori e opere audiovisive che si svolge ogni anno nel Salento. I due, tra immagini di oggi e di ieri, immagini fisse e immagini in movimento, riflettono sulle cose visibili e invisibili del mondo. Cecilia, legata all’analogico, decide di avventurarsi nel digitale, da cui si sente esclusa. Si mette in scena, diventa attrice in un film che staziona al confine tra finzione e realtà.

Così la finzione diventa film documentario, film saggio, film autobiografico, perfino un film difficile da definire secondo le tradizionali categorie dei generi cinematografici. Del resto, fin dai disegni delle caverne, l’immagine ha sempre avuto un potere che ha che fare con la magia. Anche la fotografia è magia, e sua volta il cinema a volte sconfina nella stregoneria. Cecilia Mangini è senza dubbio una sciamana dell’immagine, ha praticato in tutta la sua vita magie fotografiche e stregonerie cinematografiche senza effetti speciali, puntando dritta verso la realtà della vita di donne e uomini, protagonisti delle sue foto e dei suoi documentari. La fotografia sa essere rivelatrice anche a distanza di sessant’anni, anche in rullino mai sviluppato o in una serie di negativi mai stampati. Paolo e Cecilia vengono riportati al tempo prodigioso in cui la camera oscura era illuminata solo da una luce rossa, quando dalla carta fotografica immersa nell’acido l’immagine affiorava lentamente. Ed è di nuovo magia. Il film è una produzione OfficineVisioni e Luce Cinecittà con Rai Cinema ed è distribuito da Luce Cinecittà.



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