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5 ottobre 2022
Il grido di dolore: Chiediamo un Centro vivibile
Malumori crescenti ad Alghero, così il Comitato di Quartiere del Centro Storico denuncia pubblicamente una situazione di «palese invivibilità» tra le antiche mura cittadine: tra tavolini abusivi, viabilità selvaggia, rumore e disservizi quotidiani

ALGHERO - Nuova stagione, vecchi problemi. Alghero chiude una delle stagioni estive più caotiche che si ricordino e c'è già chi si lecca le vistose ferite in pubblico. E' il caso del Comitato di Quartiere del Centro Storico di Alghero, Alguer Vella, tra quelli certamente più sotto pressione, i cui vertici si armano di coraggio e gridano tutta la loro disapprovazione per una routine ormai divenuta triste realtà insopportabile.
«Non abbiamo tregua - denunciano con una nota pubblica, indirizzata all'Amministrazione comunale col sindaco Mario Conoci in testa. Abbiamo affrontato un'estate di affollamento, di inopportuni mezzi pesanti e carico e scarico incontrollati, di rumori e molestie notturni, di rilascio di rifiuti fuori luogo e fuori orario, di occupazione abusiva di spazi pubblici e monumenti, di limitazioni e sanzioni alla sosta per noi residenti, di disfunzioni nel garage multipiano. Abbiamo vissuto una festa del Patrono della città con le transenne davanti alla chiesa che gli è dedicata, con la vandalica distruzione delle sedute in pietra in piazza S. Erasmo e con le ripetute interruzioni dell'illuminazione pubblica intorno alla Cattedrale».
«E nella prima notte feriale di ottobre, troviamo una panchina divelta e abbandonata in piazza della Juharia e subiamo il furto della biancheria stesa in via S. Barbara e via Ospedale. Ci pare abbastanza e non possiamo farcene carico solo noi residenti» chiude del Comitato Alguer Vella, che chiede ufficialmente alle Istituzioni «di attivarsi con misure a breve e medio termine affinché il centro antico della città sia vivibile: per noi che ci abitiamo, per chi lo visita e per la cittadinanza tutta che lo vive durante tutto l'anno».
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