Red
15 aprile 2008
"Bloom algale" nel Calich
Servono urgenti interventi per salvare lo stagno

ALGHERO - Un tappeto verde da qualche settimana ha coperto una discreta parte dello specchio d’acqua della laguna del Calich. Un “bloom algale”, ovvero una proliferazione abnorme di alghe che si è scatenata nella porzione sud-est della laguna in corrispondenza della foce del Rio Fangal. Un fenomeno di eutrofizzazione delle acque che in queste proporzioni non si era ancora visto. Segnalazioni sono giunte all’Ente Parco che si è subito attivato per cercare di capire la ragione di tale situazione. In una nota urgente inviata all’ARPAS, Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, il presidente Antonello Usai sollecita un immediato intervento per una valutazione ambientale, un analisi chimica delle acque e una classificazione delle specie di alghe che si sono proliferate. La nota è stata inviata per conoscenza anche all’assessorato regionale alla difesa dell’Ambiente, al Sindaco di Alghero e alla locale Stazione del Corpo Forestale di Vigilanza Ambientale. Le probabili cause dell’abnorme comparsa della massa algale sarebbero imputabili all’incremento di nutrienti nelle acque provenienti da scarichi nell’affluente Rio Fangal. Fosfati, nitrati e quant’altro che avrebbero eccessivamente “fertilizzato” le acque e provocato la fioritura algale. «La laguna del Calich-spiega il presidente Usai-è un ecosistema molto fragile e oggi in evidente stato di stress. Anche in occasione di un recente seminario svoltosi nella nostra sede si è affrontato il problema. Si è parlato anche di creare dei piccoli bacini per far defluire l’acqua lungo gli affluenti in modo graduale, consentendo anche una naturale fitodepurazione delle acque che stanno giungendo nella laguna troppo ricche di nitrati e fosfati». Una ipotesi per cercare di “calmierare” l’inevitabile eutrofizzazione delle acque, fermo restando che esiste anche un potenziale rischio di addolcimento consistente delle acque della laguna generato dalle consistenti immissioni degli scarichi di depuratori e altri scarichi incontrollati. Il Presidente Usai si è inoltre rivolto al Dipartimento di Botanica ed Ecologia Vegetale ed in particolare al prof. Nicola Sechi, uno dei maggiori esperti di sistemi lagunari e delle problematiche connesse all’eutrofizzazione delle acque.
Nella foto la situazione nello stagno del Calich
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