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A.B.
5 giugno 2008
Il bronzetto sardo si fa enciclopedia
La Biblioteca di Sardegna pubblica, a firma di Lavinia Foddai, la prima monografia sulla bronzistica zoomorfa nuragica. Sarà presentata domani sera nella sala conferenze di Villa Mimosa

SASSARI - Dalla A di ariete alla V di volatile. A forma di ovino o bovino, suino o caprino, il bronzetto zoomorfo sardo si mette in vetrina in una pubblicazione che per la prima volta fa organico compendio del patrimonio faunistico dell'antichità isolana attraverso una lettura in chiave antropologica di una delle più straordinarie manifestazioni figurative della storia del Mediterraneo. “Sculture zoomorfe. Studi sulla bronzistica figurata nuragica” è il titolo del volume portato alle stampe sotto l’egida della “Biblioteca di Sardegna” che, in quasi quattrocento pagine, passa in rassegna centinaia di manufatti affrontando l’inedito tema attraverso un percorso interdisciplinare che, attingendo a diversi ambiti di analisi (aspetti tecnologici, contestuali, formali, cronologici, socio-economici ed ambientali), giunge a conclusioni inattese, originali e suggestive per tutta la bronzistica figurata. Il volume, che si apre con uno scritto introduttivo del paletnologo di fama internazionale Alberto Cazzella, sarà presentato domani, venerdì 6 Giugno, alle ore 18.30, nella sala conferenze di Villa Mimosa, a Sassari, da un ricco parterre di relatori composto da Attilio Mastino, Ercole Contu, Raimondo Zucca ed Alberto Moravetti, ed alla presenza dell’autrice, Lavinia Foddai, laureata nelle università degli Studi di Sassari e di Roma “La Sapienza”, autrice di diversi contributi sull’archeologia pre e protostorica della Sardegna e attualmente dottoranda di ricerca in Preistoria e Protostoria alla Scuola Europea di Dottorato in “Storia, Letterature, Culture del Mediterraneo”.
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