I beni in concessione non più funzionali all’attività di Laore (appartamenti, case coloniche, magazzini e uffici) saranno alienati nel rispetto del diritto di prelazione
ALGHERO - «L’
accordo siglato il 22 giugno scorso tra l’agenzia regionale Laore e il Comune di Alghero, che trasferisce all’ente locale un lungo elenco di beni delle borgate per fini sociali, è solo il primo passo della strategia della Regione che mira a valorizzare il patrimonio immobiliare rendendo protagonisti i Comuni». E’ il commento di Mario Bruno, consigliere regionale del Partito Democratico, anche in seguito alla delibera della Giunta del 10 giugno scorso sugli indirizzi per la gestione dei beni ex Ersat. «Un cambiamento epocale che ora coinvolgerà gli altri comuni sardi e i concessionari privati. Infatti – osserva l’esponente del PD – i beni in concessione non più funzionali all’attività di Laore (appartamenti, case coloniche, magazzini e uffici) saranno alienati nel rispetto del diritto di prelazione. Un’operazione attesa da più di 20 anni, possibile anche grazie alla riforma degli enti agrari dell’agosto 2006 che ha accorpato in tre agenzie, ognuna con uno scopo specifico (Laore, Agris e Argea), le competenze prima disperse in otto enti. L’ex Ersat, liberata dalla gestione dei beni, potrà occuparsi meglio dell’assistenza tecnica in agricoltura, garantendo il decentramento e la semplificazione e, in sinergia con Agris, un rapporto sempre più efficiente e vicino all’utenza. Nel frattempo, l’intero patrimonio della riforma agraria non più funzionale all’attività istituzionale sarà ceduto ai Comuni per finalità sociale sulla base del modello algherese, per il quale Laore, Regione e Comune hanno lavorato per anni, oppure alienato con gare a evidenza pubblica che rispettino il diritto di prelazione». «I beni non funzionali, allegati alla delibera del 10 giugno proposta dall’assessore Gianvalerio Sanna, sono più di mille. Oltre 150 riguardano Alghero e altrettanto numerosi sono gli immobili del Sassarese. Frutto maturo – conclude Bruno - dell’efficace azione di riforma regionale e di collaborazione leale con gli enti locali che, quando attuata, porta grandi risultati».
Nella foto Mario Bruno e l'assessore Gianvalerio Sanna