È quanto espresso da Coldiretti Sardegna al ‘Tavolo Verde’ convocato dall’assessorato dell’Agricoltura con le associazioni di categoria, durante il quale sono stati illustrati alcuni elementi chiave per l’allevamento e l’agricoltura in Sardegna
CAGLIARI - «Bene la definizione dei parametri, ma ora si attivino immediatamente le procedure che consentano i pagamenti delle domande in modo da far arrivare, in tempi rapidi, i ristori alle aziende zootecniche colpite dalla Lingua blu». È quanto espresso da Coldiretti Sardegna al ‘Tavolo Verde’ [
LEGGI] convocato dall’assessorato dell’Agricoltura con le associazioni di categoria, durante il quale sono stati illustrati alcuni elementi chiave per l’allevamento e l’agricoltura in Sardegna. «Apprezziamo lo sforzo fatto dalla Regione – sottolinea Battista Cualbu, presidente di Coldiretti Sardegna – ma confidiamo che sia l’ultima volta che, su una vicenda come quella della lingua blu, si debbano rincorrere le emergenze. Si deve far in modo che non ci sia più bisogno di dare ristori, perché questo vorrebbe dire non avere più i danni dall’epidemia. Per questo – aggiunge - è fondamentale avere, finalmente, un piano di prevenzione e vaccinazione efficace, che eviti ogni anno gli stessi problemi e consenta di non dover più ricorrere a misure straordinarie. Dopo oltre vent’anni, sarebbe finalmente il segno che la lotta al culicoide, le disinfestazioni e la campagna vaccinale hanno funzionato davvero».
Per il direttore Luca Saba, inoltre «apprezziamo il lavoro tecnico svolto in queste settimane nell’ambito del Tavolo inter-assessoriale, dove si è potuta costruire una collaborazione efficace su diversi dossier – aggiunge il direttore di Coldiretti Sardegna – ora è il momento di fare in fretta: le imprese non possono più aspettare. Bisogna far partire i pagamenti restanti e istruire le pratiche per far arrivare i fondi alle imprese che ancora attendono». Il tavolo ha portato in particolare a un risultato importante sul fronte dei ristori per il mancato reddito: si passa infatti da 4 a 8 euro a capo, con il riconoscimento per tutti gli animali presenti in allevamento al momento dell’apertura del focolaio e non solo per quelli deceduti. Una richiesta sostenuta con forza da Coldiretti Sardegna e finalmente accolta. Un lavoro capillare, portato avanti anche sul fronte dei capi iscritti al libro genealogico, che verranno ristorati con un importo maggiore: 300 euro a capo anziché i 210 degli animali non iscritti al libro genealogico. Tra i temi emersi nel corso del Tavolo Verde anche quello dei giovani. Coldiretti Sardegna ha sollecitato con forza la necessità di trovare una soluzione per i giovani che, pur avendo presentato domanda nel bando 2017, non avevano ottenuto i finanziamenti per problemi legati alle procedure.
Sul fronte del riordino delle agenzie e degli enti collegati Coldiretti sottolinea. «È passato più di un anno da quando, nel confronto con i candidati governatori (febbraio 2024), abbiamo indicato tra le priorità una seria riforma del sistema regionale legato all’agricoltura – ricorda Saba – fino a oggi si è fatto più per rincorrere le emergenze che per programmare. Adesso, alla luce della nuova PAC, è il momento di scegliere una direzione chiara e investire su un modello efficiente e moderno». Da qui, anche un richiamo alla necessità di potenziare l’assessorato dell’agricoltura, oggi sottodimensionato in termini di personale. Intanto nei giorni scorsi il consiglio regionale di Coldiretti ha incontrato i capi gruppo e segretari dei partiti politici sardi, per fare il punto della situazione dopo un anno dall’avvio della legislatura. In quell’occasione l’associazione ha condiviso i propri punti programmatici agli esponenti politici affinché rimettano al centro delle loro scelte i problemi del settore agricolo sardo. Coldiretti annuncia anche l’organizzazione di nuovi incontri territoriali e provinciali dell’associazione in vista di un altro confronto conclusivo a carattere regionale.