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A Nuoro i seminari del Festival Nuoro Jazz
Edizione numero trentasette al via per i seminari e il festival di Nuoro Jazz: da mercoledì (20 agosto) a venerdì 29 si rinnova nel capoluogo barbaricino uno dei più longevi e prestigiosi appuntamenti jazzistici nazionali, un´occasione unica per vivere dieci giorni all´insegna della formazione, dell´esplorazione musicale e della contaminazione artistica.

NUORO - Varati nel 1989 da Paolo Fresu con Antonietta Chironi (scomparsa nel 1996), l'allora presidente dell'Ente Musicale di Nuoro, che da sempre ne cura l'organizzazione, i seminari possono contare anche quest'anno sull'esperienza e la competenza dei musicisti che compongono l'affiatato corpo docente con la direzione artistica e il coordinamento del contrabbassista Salvatore Maltana: Francesca Corrias e Alessandra Soro (per la classe di canto), Emanuele Cisi (sassofono), Fulvio Sigurtà (tromba), Marcella Carboni (arpa jazz), Dino Rubino (pianoforte), Max De Aloe (armonica cromatica e fisarmonica), Bebo Ferra (chitarra), Paolino Dalla Porta (basso e contrabbasso), Stefano Bagnoli (batteria), Salvatore Spano (teoria, armonia, laboratorio di composizione e improvvisazione), Enrico Merlin (storia del jazz) e lo stesso Salvatore Maltana (basso elettrico).
Oltre alle lezioni strumentali, di musica di insieme, teoria e storia, come sempre impreziosisce e arricchisce l'offerta didattica la masterclass internazionale che, dopo nomi del calibro di Kenny Barron, Dave Holland, Tom Harrell, Peter Bernstein e Joe Lovano, protagonisti, tra gli altri, di passate edizioni, stavolta vedrà in cattedra – da lunedì 25 a mercoledì 27 agosto - Kurt Rosenwinkel, tra i più importanti chitarristi della sua generazione.
«Sin dall'inizio Nuoro Jazz si è posto come obbiettivo la formazione e la divulgazione, ancor prima che esistessero i corsi accademici nei conservatori, del jazz in Italia», sottolinea Salvatore Maltana: «Per fare questo si è pensato di fare in modo che i ragazzi possano stare in contatto non solo con i docenti di strumento o di teoria che per dieci giorni li affiancano, ma anche con quelli che erano e sono i riferimenti musicali e artistici nel panorama della musica afroamericana, quindi inserendo all'interno dei seminari delle masterclass ospitando per tre giorni alcuni tra i più significativi strumentisti e cantanti.»
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