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«Addio rally, la sinistra chieda scusa»
Il motivo dello spostamento a Roma è chiaro: un’offerta più alta e strutturata presentata da Regione Lazio e Comune di Roma: 4 milioni di euro di cofinanziamento, contro i soli 2 milioni messi dalla Regione Sardegna

ALGHERO - «Le dichiarazioni diffuse dal WRC mettono fine a settimane di polemiche e ricostruzioni infondate. La decisione di trasferire la tappa italiana del mondiale a Roma non riguarda Fratelli d’Italia o il Governo nazionale, ma un’offerta più alta e strutturata presentata da Regione Lazio e Comune di Roma: 4 milioni di euro di cofinanziamento, contro i soli 2 milioni messi dalla Regione Sardegna. È questo il vero motivo dello spostamento, non le accuse strumentali avanzate dal centrosinistra. La verità è semplice: la sinistra sarda non ha fatto nulla per difendere la permanenza del Rally. Nessuna strategia, nessuna proposta alternativa, nessun impegno finanziario credibile. Solo propaganda. A ciò si aggiunge un ulteriore dato: nel 2026 il Rally si terrà a Olbia, non ad Alghero. Una scelta che evidenzia tutta la debolezza di chi, nella sinistra e ai vari livelli istituzionali, avrebbe dovuto rappresentare con forza il nord-ovest dell’Isola. La risposta, purtroppo, è evidente: nessuna azione concreta. Chi oggi accusa Fratelli d’Italia dovrebbe avere almeno il coraggio di riconoscere i fatti e chiedere scusa agli algheresi e ai sardi. Fratelli d’Italia continuerà a difendere con serietà gli interessi della Sardegna, lavorando perché eventi internazionali come il Rally restino un’opportunità per tutta l’Isola, non un terreno di scontro politico sterile.» chiude il responsabile Dipartimento Turismo Sardegna – Membro Dipartimento Turismo Nazionale di Fratelli d'Italia, Marco Di Gangi (nella foto).
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