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S.A.
17:00
Grande pubblico per l´omaggio a Pasqual Gallo
Protagonisti della serata sono stati i minyons e le minyones delle scuole dell’Istituto Comprensivo n. 2 di Alghero – in particolare le scuole “Maria Immacolata” e “Pedrera” – guidati dal maestro Franco Cano, in una partecipazione corale capace di unire qualità artistica ed emozione collettiva

ALGHERO - La rassegna canora dedicata a Pasqual Gallo, svoltasi ieri sera, 18 dicembre, sotto la Torre di San Giovanni, si è conclusa con un bilancio estremamente positivo, sia in termini di partecipazione sia per il forte valore simbolico e culturale dell’iniziativa. Inserito nel clima delle festività natalizie e pensato come appuntamento aperto all’intera cittadinanza, l’evento ha trasformato uno degli spazi più emblematici della città in un luogo di memoria condivisa, musica e comunità. Protagonisti della serata sono stati i minyons e le minyones delle scuole dell’Istituto Comprensivo n. 2 di Alghero – in particolare le scuole “Maria Immacolata” e “Pedrera” – guidati dal maestro Franco Cano, in una partecipazione corale capace di unire qualità artistica ed emozione collettiva.
Affidare ai più giovani il repertorio di Gallo ha messo in evidenza uno degli aspetti più significativi dell’iniziativa: la musica come veicolo di trasmissione linguistica. Il percorso artistico di Pasqual Gallo è infatti legato alla scuola: già a partire dal 1986 le sue canzoni entravano nelle classi per insegnare ai bambini a cantare in catalano di Alghero, trasformando il canto in uno strumento di educazione e continuità culturale, un patrimonio che continua a vivere anche grazie all’uso dell’alguerese in esperienze formative e comunitarie come El Nadal amb els Minyons de l’Escola.
A manifestazione conclusa, Maria Graziella Serra, in rappresentanza della famiglia Gallo e tra le promotrici della rassegna, ha espresso soddisfazione per una risposta che va oltre i numeri: il successo, ha osservato nel bilancio post-evento, risiede soprattutto nell’aver visto generazioni diverse riconoscersi nello stesso repertorio, con bambini e bambine al centro di una restituzione viva della memoria cittadina. Nella stessa riflessione, Serra ha voluto ringraziare i docenti che hanno accompagnato il percorso di preparazione.
Anche Gustau Navarro, per la Delegazione del Governo della Generalitat de Catalunya, ha richiamato il valore collettivo dell’iniziativa, interpretandola come un gesto di riconoscimento verso una figura centrale della storia culturale algherese e, al tempo stesso, come un’occasione per rafforzare il dialogo culturale e i legami storici tra Alghero e la Catalogna. Nella sua riflessione post-evento, Navarro ha insistito sul fatto che riportare al centro della città la musica di Gallo significa renderla nuovamente pubblica, condivisa e capace di parlare al presente attraverso le voci dei più piccoli.
Nel corso dell’appuntamento, il pubblico è stato accompagnato anche dagli interventi di Luigina Cano e Daniela Marras, con la partecipazione di Tore Pais, che hanno contribuito a mettere in luce il senso profondo dell’iniziativa e la sua dimensione di memoria cittadina e trasmissione culturale.
Gli organizzatori hanno infine evidenziato come particolarmente riuscita la scelta di portare la manifestazione all’aperto, sotto la Torre di San Giovanni addobbata per le festività natalizie: un’intuizione nata dal dialogo con il presidente della Fondazione Alghero, Graziano Porcu, cui è stato rivolto un sentito ringraziamento per la disponibilità e la collaborazione. Questa sinergia, insieme al supporto dell’amministrazione comunale di Alghero, hanno concluso Serra e Navarro nel bilancio post-evento, ha permesso di realizzare un concerto realmente aperto alla città, capace di coinvolgere un pubblico ampio e trasversale e di confermare, ancora una volta, che musica e memoria possono essere strumenti di coesione e identità collettiva, oltre che di salvaguardia del patrimonio linguistico algherese.
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