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5 agosto 2008
Manovra, rush finale Scontro sui precari
Oggi il voto di fiducia e l´ok definitivo nell´aula di Montecitorio. Il Servizio Studi della Camera solleva, nonostante le modifiche apportate la scorsa settimana dal Senato al decreto, dubbi di costituzionalità sull´art. 21

ROMA - Rush finale alle Camera per la manovra d'estate. In giornata è previsto il voto di fiducia e, a seguire, il via libera definitivo. E mentre lo scontro politico non si ferma, i tecnici della Camera sollevano dubbi sulla costituzionalità delle norme sui precari contenute nel dl, nonostante le modifiche apportate la scorsa settimana dal Senato.
Nel documento del Servizio Studi della Camera, che analizza le modifiche apportate dal Senato all'articolo 21 del decreto sulla manovra, si osserva infatti "come sembri opportuna un'attenta valutazione della distinzione introdotta dalla norma in esame, alla luce del principio di ragionevolezza di cui all'articolo 3 della Costituzione". L'articolo a cui il documento fa riferimento stabilisce che "tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali".
"Le modifiche alla manovra del Senato sui precari non risolvono affatto il problema: l'unica strada era e resta togliere di mezzo l'emendamento" avvertono i capigruppo del Pd delle commissioni Bilancio e Finanze, Pier Paolo Baretta e Alberto Fluvi.
"La nota dei tecnici della Camera - continuano i due esponenti del Partito democratico - conferma le nostre preoccupazioni e le nostre contrarietà. La distinzione tra i lavoratori che alla data del decreto avevano una causa aperta e tutti gli altri che l'apriranno in un altro momento è chiaramente discriminatoria e crea una nuova categoria di precari tra i precari".
Resta invece "a favore di un provvedimento efficace per migliorare le condizioni dei precari" il deputato del Pdl, Aldo Di Biagio, membro della Commissione Lavoro della Camera, che presenterà "un ordine del giorno che riporti un'opportuna modifica all'articolo 21 del decreto legge 112 per offrire alle aziende interessate dal provvedimento e alle organizzazioni sindacali la possibilità di sottoscrivere degli accordi migliorativi".
Ieri, il ministro per i Rapporti con il Parlamento Elio Vito ha annunciato che l'esecutivo ha deciso di porre la fiducia sulla manovra, considerato il contenuto "particolarmente importante del provvedimento". Il voto si terrà oggi alle 15 alla Camera. Alle 14 inizieranno le dichiarazioni di voto. Dopo la fiducia si discuteranno gli ordini del giorno e, a seguire, dichiarazioni di voto e voto finale sul provvedimento. L'orario per il sì definitivo è previsto alle 17,30, ma non è stato formalizzato in attesa di chiarire i tempi dell'informativa del governo sul caso Alitalia.
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