LegAmbiente promuove le acque di balneazione della Sardegna e consegna le Cinque Vele a Posada. Mare Blu nel 95percento dei casi. Leggermente inquinati i rimanenti 2 monitoraggi. Allarme per le foci dei fiumi: inquinati quattro dei cinque corsi d’acqua analizzati
ALGHERO - Acque cristalline lungo tutta la costa sarda. Puliti, infatti, quaranta monitoraggi sui quarantadue effettuati e solo leggermente inquinati i due restanti campionamenti. Preoccupa, invece, la situazione delle foci dei fiumi, che risultano inquinate nell’80percento dei casi analizzati. Questi i risultati emersi dal monitoraggio sulle acque di balneazione della Sardegna realizzato da “Goletta Verde”, la campagna di analisi e informazione sullo stato di salute del Mare Nostrum firmata “Legambiente” e realizzata con il contributo di “Vodafone Italia”, “Italgest Mare” e la collaborazione del Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare.
Come di consueto i biologi del laboratorio mobile del “Cigno Verde” hanno passato al setaccio le acque di balneazione, mettendo a fuoco coliformi e streptococchi fecali, batteri-spia della pressione antropica sul mare, come previsto dalla legge italiana. I tecnici di Legambiente hanno, inoltre, analizzato gli Escherichia Coli, microrganismi che vivono esclusivamente nell’intestino umano e che sono il nuovo termine di riferimento della direttiva europea recepita in Italia, poiché sono sintomo inequivocabile di inquinamento antropico. I prelievi di Goletta Verde sono campionamenti puntuali e non continuativi: si tratta di un’istantanea sulla condizione del mare relativa al momento del prelievo. L’intervento di Legambiente non si configura come una competizione nei confronti delle “Arpa” e delle autorità preposte al campionamento e alle analisi, ma piuttosto come stimolo alle amministrazioni per la tutela della salute del mare.
A presentare i risultati delle analisi, resi pubblici questa mattina in conferenza stampa a Olbia, sono state: Rina Guadagnini, portavoce Goletta Verde, e Carla Migoni, direttrice Legambiente Sardegna. Presente inoltre Emilio Vardeu, assessore all’Ambiente del Comune di Posada.
La acque della provincia di Olbia-Tempio, che da sola totalizza undici monitoraggi effettuati, sono blu in tutti i punti campionati. Mare pulito, dunque, ad Aglientu, Arzachena, Budoni, Caprera, Golfo Aranci, La Maddalena, Olbia, Porto San Paolo, San Teodoro e Santa Teresa di Gallura.
Promosso a pieni voti anche il mare che bagna le coste delle province di Sassari e Carbonia-Iglesias, monitorato ad Alghero, Castelsardo, Fluminimaggiore, Platamona, Portoscuso, Sant’Anna Arresi, Sorso e Stintino.
Quattro su quattro i campionamenti che hanno fatto registrare tutti i parametri entro i limiti di legge in provincia di Nuoro. Si tratta di Arbatax, Dorgali, Orosei e Siniscola.
Stessa cosa dicasi per la provincia di Oristano, dove sono state analizzate le acque di Bosa, Buggerru, Cuglieri ed Oristano.
Rimandate, invece, le acque di balneazione della provincia di Medio Campidano, che ad Arbus hanno fatto registrare una concentrazione di inquinanti batterici leggermente al di sopra dei limiti di legge. Tredici su quattordici, infine, i punti di campionamento sulle acque di balneazione prelevati lungo la costa meridionale della Sardegna risultati puliti.
Se dal mare sardo non arrivano allarmi, a preoccupare sono le foci dei fiumi. Infatti solo una su cinque delle foci prese in esame, quella del Temo, ha fatto registrare livelli degli inquinanti microbiologici entro i limiti di legge. Gravemente inquinate e inquinate, invece, le foci del Rio Mannu e del Cedrino, e leggermente inquinate le foci del Siniscola e del Posada. Seppur non balenabili per definizione, le foci sono state prese in esame perché rappresentano un indicatore fedele della buona o cattiva depurazione.
«Siamo soddisfatti per la buona salute di cui gode, complessivamente, il mare sardo - ha dichiarato Carla Migoni - ma invitiamo le Amministrazioni a non abbassare la guardia, soprattutto in questo periodo estivo in cui l’aumento esponenziale del carico antropico mette a dura prova il benessere del nostro mare. In particolare, invitiamo le istituzioni a un maggiore controllo dei corsi d’acqua e della depurazione, per evitare di reiterare le situazioni già note del fiume Cedrino e del Rio Mannu».
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Rina Guadagnini, che commenta: «Accanto alle buone notizie per le acque di balneazione delle province della Sardegna, tutelate da cinque Aree Marine Protette, vogliamo richiamare l’attenzione anche sulle nuove minacce che arrivano all’integrità di mare e coste sardi dai numerosi progetti di ampliamento e realizzazione di porti turistici e marine».
A testimoniare il buono stato di mare e coste sarde, infine, arrivano ancora una volte le Cinque Vele. Il massimo riconoscimento assegnato dalla Guida Blu di Legambiente e Touring Club Italiano, infatti, è stato attribuito solo a dieci località in tutto il Paese, tre delle quali sono in Sardegna. Oltre a Baunei e Domus de Maria, è stata premiata con le Cinque Vele anche Posada. Un riconoscimento che è stato consegnata oggi, in occasione della conferenza stampa di Goletta Verde, nelle mani dell’assessore all’Ambiente di Posada, Emilio Vardeu.