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Red 9 settembre 2008
Referendum: Centrodestra all´attacco per "salvare" le coste
Al via la campagna elettorale in previsione del referendum abrogativo della legge regionale n°8 del 2004, la cosidetta "legge salva coste". Nei prossimi giorni un incontro anche nella sede di Forza Italia-Pdl di Alghero
Referendum: Centrodestra all´attacco per

ALGHERO - Potrebbe sembrare un gioco di parole, ma è proprio così: il Centrodestra sardo prepara la campagna di sensibilizzazione e va all'attacco delle politiche ambientali della Giunta Soru per "salvare" le coste, e da guerra alla cosidetta "legge salva-coste".

Ricapitolando: Nel lontano 2004 il Governatore della Regione Sardegna Renato Soru, dando seguito alle linee programmatiche della sua campagna elettorale e in attesa della futura pianificazione, fa votare un decreto che vieta di costruire fino a 2 km dal mare. Alcuni sindaci presentano un ricorso al Tar per l'annullamento del decreto: Ricorso bocciato e il decreto viene convertito in legge (L.R.n°8 del 25 novembre 2004). Lo stop al mattone però, fa scoppiare la rivolta di molti costruttori, tanto che nel 2005, il governo presieduto da Berlusconi impugna la legge: Nulla di fatto però, la Corte boccia il ricorso. Nel frattempo nell'estate del 2006 viene approvato il Piano Paesaggistico Regionale, in ottemperanza alle norme di tutela e salvaguardia del Codice Urbani. Le polemiche comunque non si placano e nel tentativo di far decadere il nuovo Ppr si promuove un nuovo referendum abrogativo che però, ancora una volta, viene bocciato dal Consiglio di Stato. Arriviamo così ai giorni nostri: il 5 ottobre gli elettori sardi saranno chiamati ad esprimersi sull'unico referendum ancora in piedi, relativo all'abrogazione della cosiddetta "legge Salva-coste"; dell' art.3 della l.29/97 che istituì come "unico ambito territoriale" la Sardegna e quindi come unico ente gestore del servizio idrico Abbanoa e art.15 che prevede la "Tariffa d'ambito".

Probabilmente poco cambierà nel campo della gestione del territorio, in caso di vittoria di una o dell'altra fazione, essendo nel frattempo stato approvato il nuovo Piano Paesaggistico che supera la "salva coste" del 2004, ma il voto avrà una grande valenza politica, a circa un anno di distanza dalle elezioni regionali.

Nella serata di ieri un importante riunione di direttivo allargato provinciale di Forza Italia-PDL, nel quale erano presenti i maggiori quadri dirigenziali del Partito, dal Sottosegretario Cossiga agli onorevoli Pili e Testoni, ha presentato la Campagna per l'appuntamento elettorale.

A presentare la proposta "anti salva-coste" è stato Mauro Pili, il principale oppositore della politica ambientale del Governatore Soru. Il Pdl e i suoi alleati puntano così su «un'economia basata sul turismo dove l'uomo è protagonista nella tutela ambientale e dove la pianificazione urbanistica risponda a requisiti di qualità degli insediamenti e non a quelli di pura quantità di metri cubi».

La proposta politica prevede una "Regione dei Comuni", nel senso che la pianificazione deve necessariamente avere un'impronta degli Enti locali, poichè solo chi amministra e vive il territorio conosce le reali esigenze di sviluppo dello stesso. La campagna referendaria prevede il reclutamento di 10.000 volontari in tutta la Sardegna che sottoscriveranno l'adesione per il "movimento per il Si" e che avranno il compito di contattare ognuno 100 persone alle quali dovranno spiegare le ragioni per votare Si il 5 ottobre.

L' attività proseguirà con l'installazione dei gazebo nelle piazze di tutta la Sardegna nei week-end che precedono l'appuntamento elettorale. Nei prossimi giorni verrà fissato un incontro con gli iscritti e simpatizzanti nella sede di Forza Italia-PDL in via Tarragona per la pianificazione della Campagna referendaria nel territorio di Alghero.



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