A.B.
13 febbraio 2009
Elezioni/4: l’appello di Balbina
Elezioni regionali per il rinnovo del Consiglio e del presidente della Regione Sardegna. Le parole del candidato algherese Giancarlo Balbina

ALGHERO - La Sardegna al voto per il rinnovo del consiglio e del presidente della regione. Il 15 e 16 febbraio gli elettori sardi alle urne. Si vota domenica 15 febbraio dalle ore 8 alle 22 e lunedì 16 febbraio dalle 7 alle 15. Le parole di Giancarlo Balbina, candidato con la lista “La Sinistra per la Sardegna”, a sostegno di Renato Soru.
E’ arrivato il momento della verità, della trasparenza e dei voti. Questa è stata una campagna elettorale, minata dagli attacchi sempre più forti del presidente Berlusconi e dei suoi ministri, che solo adesso, sembrano essersi resi conto dell’esistenza della Sardegna, della nostra Sardegna. Una terra di storia, di cultura, di musica e di paesaggi e orizzonti dal valore inestimabile. Una terra, la mia terra, che vorrei vedere crescere e svilupparsi senza che la speculazione immobiliare e il ricatto di uno sviluppo basato sull’edilizia, consumassero il suo territorio, ne sfigurassero il paesaggio, ne svendessero la sua storia e la sua cultura. Una terra che sappia offrire ospitalità ed accoglienza all’Italia dei vacanzieri, senza omologare la sua offerta, senza “riminizzare” le sue coste, senza omologare la sua offerta, senza appiattirsi sciattamente su modelli stile Billionaire, che non restituiscono ai sardi ciò che gli levano. Ma sono anche convinto che non ci sarà futuro, per la Sardegna, se non saprà mettere al primo posto il sapere e la conoscenza. Sappiamo che noi giovani sardi dovremo sempre più confrontarci con l’Europa e con il resto del mondo. Per questo è imprescindibile che la classe dirigente del Paese, a tutti i livelli, promuova ed estenda il diritto allo studio, la ricerca scientifica e l’innovazione, per farle diventare un motore di sviluppo per l’economia e l’occupazione. La Giunta Soru, mentre a Roma si tagliavano finanziamenti a scuole e ricerca, in questi anni ha investito ingenti risorse nell’istruzione e nel sostegno all’università e alla ricerca. Si dovrà continuare su questa strada, in particolare difendendo la scuola pubblica da ogni forma di privatizzazione del sapere e della conoscenza, come si paventa con la pessima Riforma Gelmini e la trasformazione delle università in fondazioni private. Perché se passerà l’idea che a studiare, ai massimi livelli, debbano andare solo i figli dei ricchi - perché questo è l’intento della Destra - cioè i figli dei ricchi imprenditori e liberi professionisti, magari del Nord, questo paese diventerà arretrato e decisamente antidemocratico. Noi giovani, con l’aiuto di politiche responsabili, dovremo impedire che questo accada. La mia candidatura, la più giovane che Alghero e la provincia di Sassari abbiano presentato, oltre che portare avanti un progetto politico ben definito ovvero l’obiettivo di unire la Sinistra, ha come scopo quello di stimolare tanti giovani, miei coetanei, che sentono di non doversi impegnare in politica, considerandola spesso un affare per adulti o un’attività orientata, prevalentemente, al clientelismo e al vantaggio personale. In questi giorni e in queste settimane, ho potuto toccare con mano, il disagio delle famiglie e il senso di abbandono che queste portano appresso, ingannate da promesse mai mantenute che squalificano il valore reale della politica. Questa condizione provoca sfiducia, rinuncia alla partecipazione popolare, indifferenza e distacco. Se un simbolo ha avuto questa mia partecipazione alle Elezioni Regionali, da alcuni definita sfrontata, se non prematura, è stato quello di dimostrare che questa frattura, fra politica e cittadinanza, può essere ricucita e che a farlo dovranno essere, prevalentemente, i giovani. Ogni voto che prenderò, questa è l’unica promessa che posso fare, sarà una iniezione di fiducia per la realizzazione di questo obiettivo.
Nella foto: Giancarlo Balbina, candidato alle Elezioni Regionali in programma il 15 e 16 febbraio
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