L.P.
8 aprile 2009
Elezioni europee, la denuncia dell'Irs
Nessun sardo eletto nell´Isola siederà al Parlamento europeo di Strasburgo. Denuncia del partito indipendentista

CAGLIARI - Ieri a Cagliari si è svolta la prima conferenza stampa dell’IRS in vista delle elezioni europee di giugno. L’intento del partito indipendentista è quello di unire i sardi in una battaglia comune, nell’interesse di tutti, su un tema che vede il popolo sardo subire una profonda ingiustizia.
Dal 1979, infatti, si sono svolte 5 tornate elettorali europee, afferma l’IRS in un suo comunicato, e per l’ennesima volta i sardi non saranno rappresentati nel Parlamento di Strasburgo. Questo a causa di un meccanismo elettorale che, accorpando in un’unica circoscrizione Sardegna e Sicilia, impedisce alla Nazione sarda di eleggere direttamente i suoi eurodeputati.
I siciliani sono tre volte più numerosi dei sardi, per cui, prosegue l’IRS, a volare a Strasburgo sono sempre i loro eletti. Anche questa volta quindi il voto del popolo sardo non conterà nulla, e nessun sardo eletto nell’Isola potrà sedere nel Parlamento multinazionale più grande del mondo. Una sede democratica dove vengono prese importanti decisioni sul futuro della vita dei cittadini dell’Unione europea, compresi noi sardi.
L’IRS intende lanciare una proposta per le elezioni europee che invita i sardi a una grande mobilitazione democratica, civile e non violenta che vada oltre il semplice astensionismo o il votare per chi poi non ci rappresenterà.
Il partito di Gavino Sale propone di inserire un foglietto/documento dentro la scheda elettorale contenente un piccolo testo che spieghi i motivi del perché la Sardegna non elegge i suoi eurodeputati e l’importanza di essere presenti nel Parlamento europeo. Un foglietto di denuncia dell’insopportabile assenza della Sardegna da tale parlamento. Un semplice testo in cui ogni sardo si possa identificare.
È inaccettabile, conclude l’IRS, che Malta e Cipro, isole più piccole della nostra, esprimono rispettivamente 5 e 6 parlamentari e influenzano e definiscono il processo decisionale europeo. Parlamento in cui è bene ricordarlo sono rappresentati anche nazioni senza stato come la Catalunya, i Paesi Baschi, la Scozia, il Galles.
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